
10 frasi di bell hooks che ci aiutano a capire i margini, il potere e la cura
La giustizia sociale, la lotta al patriarcato, la sorellanza: questo e molto altro sono i concetti presenti nell'opera di bell hooks.

La giustizia sociale, la lotta al patriarcato, la sorellanza: questo e molto altro sono i concetti presenti nell'opera di bell hooks.
Ci sono scrittrici e scrittori che hanno una particolare valenza nella società e sui posteri. Autori e autrici militanti, sebbene molto spesso pacifisti, che lasciano un segno su particolari ambiti come la lotta alla discriminazione di qualunque tipo. Oggi questa lotta la chiamiamo intersezionalità e ci riguarda tutte e tutti, ma quando ha iniziato a scriverne bell hooks era in un certo senso qualcosa di nuovo che riusciva a guardare al futuro.
Sofferenza, amore, famiglia, scuola. bell hooks ha preso in esame diversi aspetti dell’esperienza sociale umana e ha cercato di spiegarle attraverso la sua speciale lente.
bell hooks ha vissuto negli Stati Uniti tra il 1952 e il 2021. Il nome che ha scelto come pseudonimo per la sua attività di scrittrice era in realtà quello di sua nonna, scritto però con le iniziali minuscole sia per distinguersi da lei, sia per porre l’accento sul contenuto dei libri che avrebbe scritto e non su se stessa come autrice. L’intersezionalità, come detto, è la caratteristica prevalente della sua scrittura: temi come il femminismo, la discriminazione razziale e sessuale che non possono essere percepite come separate, l’apartheid, la sessualità, l’istruzione, la critica culturale, la lotta al patriarcato sono stati tra i temi principali presenti nei circa 40 libri da lei scritti, oltre a una moltitudine di capitoli all’interno di miscellanee e articoli di giornali e riviste.
L’autrice è stata in grado di guardare al futuro già a partire dall’epoca della sua infanzia, quando si è ritrovata a fare i conti con l’istruzione integrata in una scuola a prevalenza caucasica. Poi sono giunti i suoi studi, che non potevano non includere la passione per autori e autrici afrodiscendenti, come Langston Hughes, Gwendolin Brooks e Toni Morrison. La lettura e la realtà hanno creato nella sua scrittura un connubio e un’unione assolutamente unici: per lei la sola rivoluzione è quella culturale, quella in cui nessuna persona deve restare indietro.
Come già detto, i temi dei libri di bell hooks sono orientati verso la politica, nello specifico quella del femminismo intersezionale. Si parte quindi dal sessismo, che coinvolge le stesse donne troppo spesso in una lotta che non ha ragion d’essere e che si fonda sull’etnia. Senza dimenticare le questioni legate al razzismo sistemico in particolare sulle donne afrodiscendenti come lei. Molto spesso nei libri si parla anche di amore e di sessualità, sovente permettendo a lettori e lettrici di riconoscere le forme più subdole del patriarcato e della mascolinità tossica. Razzismo e sessismo per lei non sono altro che due facce della stessa medaglia, fondate su un unico tipo di discriminazione che quella verso l’essere umano. E la lotta non può che avvenire attraverso la cura, un processo di sofferenza che presta attenzione a margini e marginalità.
Giustizia e femminismo sono due temi chiave della scrittura di bell hooks e sono il modo per comprendere cosa significhi davvero sorellanza, amore, inclusione etnica, autostima, lotta all’oppressione.
Fintantoché le donne usano il potere della classe e della razza per dominare altre donne, la sorellanza femminista non potrà essere realizzata appieno.
Se gli uomini venissero educati a desiderare l’amore e non solo il sesso, assisteremmo a una rivoluzione culturale.
I tentativi delle femministe bianche di ridurre al silenzio le donne nere compaiono raramente negli scritti… dove una donna nera s’imbatte nell’ostilità razzista delle donne bianche.
L’unica persona che non ci lascerà mai, che non perderemo mai, è noi stessi. Imparare ad amare il nostro sé femminile è da dove deve iniziare la nostra ricerca dell’amore.
Il femminismo è un movimento che mira a porre fine al sessismo, allo sfruttamento sessista e all’oppressione.
Un’autentica politica femminista ci porta sempre dall’asservimento alla libertà, dall’assenza d’amore all’amore. La mutualità è il fondamento dell’amore. E, nella nostra società, la pratica femminista è il solo movimento per la giustizia sociale che produce condizioni favorevoli alla mutualità. Scegliere la politica femminista è, dunque, scegliere di amare.
Per la maggior parte degli uomini è difficile essere patriarchi… ma temono di rinunciare ai benefici.
Gli oppressi lottano con la lingua per riprendere possesso di sé stessi, per riconoscersi, per riunirsi, per ricominciare. Le nostre parole sono azioni, resistenza.
Razzismo e sessismo sono sistemi interconnessi di dominio che si rafforzano e si sostengono a vicenda.
Sono giunta alla teoria attraverso la sofferenza: il dolore dentro di me era così intenso che non potevo più sopportarlo. Sono arrivata alla teoria disperata, bisognosa di comprendere, comprendere cosa stesse accadendo intorno a me e nel mio intimo. Più di ogni altra cosa, desideravo che il dolore sparisse. La teoria ha rappresentato per me un luogo di guarigione.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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