Patricia Cornwell, quel tradimento che stava per costare la vita a un'altra donna
La vita e la carriera di Patricia Cornwell grande scrittrice di romanzi polizieschi, che si trovò suo malgrado protagonista di un fatto di cronaca
La vita e la carriera di Patricia Cornwell grande scrittrice di romanzi polizieschi, che si trovò suo malgrado protagonista di un fatto di cronaca
Un ex agente dell’FBI, con il volto nascosto da una maschera da sci, tiene in ostaggio in una chiesa in Virginia sua moglie, anche lei agente, che riesce però a liberarsi e sparare un colpo. Lui scappa, indenne, ma viene fermato poco dopo dalla polizia e incarcerato per il resto dei suoi giorni. Lui si chiama Eugene, lei Marguerite. Sembra la trama di un film, anzi, di un romanzo poliziesco, ma in realtà è una storia vera, che ha coinvolto una che sulle vicende criminose ha costruito una carriera letteraria: Patricia Cornwell.
Come raccontato in un articolo di qualche tempo fa di Repubblica, la scrittrice americana si trovò suo malgrado coinvolta nella vicenda quando il criminale, il 41enne Eugene Bennett, raccontò in tribunale i retroscena della vicenda. Secondo l’imputato, la sua vita e il suo matrimonio erano precipitati nel 1991, in seguito alla relazione extraconiugale tra sua moglie, Marguerite Bennett, e Patricia Cornwell. Alla fine, l’autrice di tanti bestseller gialli fu costretta ad ammettere quel tradimento.
Con Margo ho avuto una relazione brevissima, anche dal punto di vista fisico: ci siamo rotolate solo un paio di volte sul tappeto, come si usa dire dalle nostre parti. Ed era soprattutto un rapporto basato sulla consolazione reciproca. Moltissime donne, del resto, diventano così affettuose e vicine l’una all’altra che spesso è facile superare i limiti. E magari allora ci si pente.
Nata a Miami il 9 giugno 1956, Patricia Cornwell iniziò ad appassionarsi al crimine nel 1979 lavorando come reporter di cronaca nera per un quotidiano. Si era appena laureata in inglese al Davidson College ed era fresca di matrimonio con Charles Cornwell, un professore che aveva 17 anni più di lei.
Non si stancava mai di andare a caccia di informazioni sui casi, una dote che la portò a lavorare come analista informatica in un ufficio di medicina legale della Virginia. Forte di tutte le esperienze sul campo, si convinse a creare un personaggio letterario: nacque così il suo alter ego Kay Scarpetta, un medico legale donna apparso per la prima volta nel 1990 in Postmortem, lanciando la sua carriera di scrittrice.
Poi, già all’apice del successo, accadde l’affaire legato al rapimento e al tentato omicidio della sua ex amante. Sebbene già separata dal marito, per molto tempo Patricia Cornwell negò la relazione omosessuale. Alla fine raccontò tutto in una lunga intervista con l’edizione americana di Vanity Fair, ammettendo che le sarebbe costato caro. “Queste cose possono accadere”, ammise. “La cosa brutta è se diventa di pubblico dominio. Certo, sono stata un po’ stupida, sbadata. Tutto sommato Margo era una donna sposata con due bambini”.
Cose che possono accadere, è vero. E, del resto, è impossibile anche tentare di scindere Patricia Cornwell dalla sua Kay Scarpetta. La vita vera di una si intreccia con la finzione dell’altra, tanto da arrivare a distinguere a fatica le due figure. Persino Lucy, la nipote e spalla del medico legale nei diversi romanzi, a un certo punto decise di fare il suo coming out. E la scelta della scrittrice non venne presa benissimo, come raccontato poi dalla stessa Cornwell a IoDonna.
Lucy è un personaggio funzionale alle avventure di Scarpetta. Kay aveva bisogno di un supporto come lei: sveglia, intelligente e con una straordinaria abilità tecnologica. Sì, avrei potuto perdere lettori, forse un po’ li ho persi. Ma l’importante è che tu sia onesto con te stesso.
Nel 2006 Patricia Cornwell ha sposato Staci Ann Gruber, professoressa alla Harvard University, e successivamente ha manifestato l’importanza di parlare pubblicamente dei diritti degli omosessuali. La coppia ora vive da diversi anni in Massachusetts.
Staci è incredibilmente affascinante, brillante, ironica. Ed è veramente attenta a te, a ciò che sei. Siamo circondati da gente che fa solo finta di conoscerci, manca la vera empatia. Con lei ho trovato le radici, un senso di stabilità mai provato prima.
L’anatomopatologa Kay Scarpetta torna con il marito in Virginia da capo medico legale, e si troverà a indagare su un doppio crimine: l’omicidio di una ragazza ritrovata mutilata e una catastrofe all’interno di un laboratorio spaziale, per cui verrà convocata anche alla Casa Bianca. È l’ultimo romanzo di Cornwell, pubblicato a febbraio del 2022.
In Postmortem, primo romanzo con Kay Scarpetta, un serial killer è in azione nella città di Richmond: già tre donne sono morte, violentate e strangolate nelle loro camere da letto. Nulla le accomuna, l’omicida sembra colpire a caso. La sola costante è che i delitti avvengono sempre di sabato, prima dell’alba.
In Oggetti di reato, qualcuno perseguita Beryl Madison, spiandola e minacciandola. La donna, terrorizzata e stanca di scappare, finisce una sera con l’aprire la porta a colui che poi sarà il suo assassino. Gli indizi che emergono sotto il microscopio della dottoressa Kay Scarpetta, capo dell’ufficio di medicina legale, si trasformano poco a poco in un incubo che minaccia la sua vita stessa.
In Insolito e crudele, Cornwell segue le vicende di Ronnie Joe Waddell, condannato a morte. Kay Scarpetta è intenta ai preparativi necessari per eseguirne l’autopsia, ma la morte dell’uomo non è il solo evento di cui Kay debba occuparsi in quella fredda notte di dicembre. Poche ore prima è stato ritrovato un bambino col corpo orribilmente mutilato: un episodio di violenza sessuale che mostra inquietanti affinità con l’assassinio per cui Waddell è stato condannato. Ma allora, chi è salito sulla sedia elettrica?
In La fabbrica dei corpi, una bambina di 11 anni è stata rapita, mutilata e uccisa e il suo corpo è stato abbandonato in riva ad un lago del North Carolina. La polizia locale brancola nel buio, l’agente assegnato al caso si è suicidato mentre il referto legale mostra che sono stati trascurati alcuni indizi. Nel “modus operandi” c’è la mano di un serial killer su cui l’FBI ha già dovuto indagare e solo Kay Scarpetta sarà in grado di dare una risposta agli inquietanti interrogativi sollevati.
Abbandonato il suo lavoro di patologa forense a Charleston, in South Carolina, Kay Scarpetta viene convocata dal dipartimento di polizia di New York per esaminare Oscar Bane, un paziente dell’ospedale psichiatrico di Bellevue accusato di omicidio, che nega però la sua colpevolezza. Insieme allo psicologo forense Benton, suo marito, e alla nipote Lucy, Kay comincia un’indagine pericolosa.
In Polvere, Kay Scarpetta indaga sulla morte di Gail Shipman, un ingegnere informatico che ha in corso una causa milionaria contro una società di intermediazione finanziaria che l’ha mandata sul lastrico. Kay dubita che si tratti di una coincidenza e ha anche il timore che questo caso sia in qualche modo collegato a sua nipote Lucy. La famosa anatomopatologa e i suoi collaboratori si ritrovano ben presto di fronte a uno scenario molto più inquietante di un semplice caso di omicidi seriali, un mondo sinistro che ha a che fare con le droghe sintetiche e la nuova tecnologia dei droni, che vede coinvolti il crimine organizzato e le più alte sfere governative.
In Cuore depravato, Kay Scarpetta si ritrova così al centro di un vero e proprio incubo dai risvolti molto personali. Comincia a scoprire oscuri e terribili segreti che riguardano la nipote che lei tanto ama e che ha cresciuto come una figlia.
Elisa Vandersteel, una ragazza di ventitré anni, muore mentre sta andando in bicicletta lungo il fiume. Sembrerebbe essere stata colpita da un fulmine, ma poiché è una bellissima giornata, è evidente che la causa debba essere un’altra. Cosa è successo veramente? A indagare, in Caos, come sempre c’è Kay Scarpetta.
Web content writer e traduttrice. Parlo poco, scrivo tanto e cito spesso Yeats.
Cosa ne pensi?