Le 10 graphic novel migliori di sempre da leggere o regalare
Cos'è una graphic novel e un po' della sua storia: alcuni consigli sulle più belle da leggere o da regalare a persone sensibili.
Cos'è una graphic novel e un po' della sua storia: alcuni consigli sulle più belle da leggere o da regalare a persone sensibili.
In Italia fece scalpore ZeroCalcare quando, con Dimentica il mio nome, finì nella cinquina del Premio Strega: eppure si tratta solo di una forma differente di letteratura, che non possiede meno creatività, genio o dignità, rispetto alla letteratura tradizionale. È solo più “nuova” (nella genesi e nella codificazione, perché i fumetti affondano le loro radici nelle primitive pitture rupestri) e per questo, unitamente al fatto che essere “nerd” e amare i fumetti non sia più discriminante almeno nell’immaginario collettivo, è sempre più degna di attenzione.
Letteralmente, graphic novel si potrebbe tradurre con “romanzo grafico”, ovvero una storia autoconclusiva, che mescola diverse storyline ma solo in senso verticale (ovvero autoconclusiva), non anche orizzontale (cioè che prosegue in altre puntate) come capita con la narrativa e il fumetto seriale – sebbene ci siano esempi di graphic novel che, per ragioni di opportunità editoriale, vengono pubblicati in più volumi.
Si tratta fondamentalmente di un romanzo in cui la storia viene narrata attraverso il medium del fumetto: Hugo Pratt ne parlava come di “letteratura disegnata”.
Come riporta Britannica, si ritiene che la prima graphic novel della storia – sebbene ci siano stati dei precursori eccellenti, tra cui le incisioni legale alle poesie di William Blake – risalga al 1978. Si tratta di Contratto con Dio di Will Eisner, che accrebbe l’interesse del pubblico verso fumetti sofisticati, che non fossero più ritenuti pregiudizialmente qualcosa diretto ai più piccoli.
Negli anni successivi, vennero alla luce diverse graphic novel di quelli che oggi consideriamo autori “storici” di graphic novel, ovvero Frank Miller, Alan Moore e Art Spiegelman, che con il suo Maus vinse il Premio Pulitzer.
Solitamente i fumetti sui supereroi o sugli antieroi non vengono considerati come graphic novel in senso stretto, ma fanno eccezioni opere molto particolare e di grande rilievo artistico e narrativo come Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Miller (tra l’altro autore dei celeberrimi 300 e Sin City) oppure Arkham Asylum di Grant Morrison e Dave McKean, entrambi facenti parte dell’universo di Batman.
L’interesse per la graphic novel è cresciuto a partire dall’alba del 21esimo secolo e l’offerta editoriale si è ampliata con il trascorrere del tempo, accogliendo così voci che raccontavano storie particolari e poco conosciute in alcuni Paesi del mondo, come quella di Marjane Satrapi, oppure addirittura vere e proprie trasposizioni a fumetti di romanzi già esistenti.
Chiaramente tutto è nato negli Stati Uniti per poi giungere in Europa, ma anche in Italia, dove esiste perfino un filone di comic journalism, esistono esempi eccellenti e molto speciali di graphic novel. Probabilmente l’autore più noto e acclamato in tal senso è ZeroCalcare. Michele Rech – questo il nome anagrafico dell’artista – parla di argomenti di grande attualità e che al tempo stesso hanno presa sul pubblico per un processo di sensibilità o identificazione: dai disturbi alimentari al genocidio curdo, passando per i diritti dei carcerati.
Abbiamo selezionato 10 graphic novel da leggere. Alcune sono in effetti ritenute le migliori dalle community di lettori, per altre ci siamo affidate alla nostra sensibilità. Sono acquistabili tutte su Amazon.
Contratto con Dio di Will Eisner è sicuramente un capolavoro ed è ritenuto il padre di tutte le graphic novel. Raccoglie alcune storie yiddish non tradizionali che esplorano la quotidianità di personaggi “perduti” nella propria disperazione e nell’ineluttabilità del destino.
Persepolis di Marjane Satrapi è la storia autobiografica dell’autrice che si ritrova a vivere da bambina a cavallo della Rivoluzione islamica in Iran, assistendo in prima persona alla perdita dei diritti da parte di bambine, adolescenti e donne.
In Maus Art Spiegelman racconta la storia di suo padre, perseguitato dai nazisti in quanto ebreo e poi recluso in due campi di concentramento. Nella storia, i popoli vengono ritratti come animali antropomorfi: gli ebrei sono topi, i tedeschi gatti, i polacchi maiali e così via.
Ghost World di Daniel Clewes è la storia delle giovani Enid e Rebecca che si affacciano all’età adulta, Enid in particolare con un certo spirito critico, che la porta a tenere un diario molto speciale, un diario illustrato in cui la realtà filtrata dai suoi occhi e dalla sua sensibilità.
Nata come miniserie (quindi a puntate), From Hell di Alan Moore è venduta in un volume unico come graphic novel. Racconta la storia di un gruppo di prostitute nell’Inghilterra vittoriana, che vengono trucidate dal misterioso Jack lo Squartatore. Nella vicenda si abbraccia la tesi più accreditata, ossia che l’assassino sia l’ex medico della Regina Vittoria, pronto a oscurare la presenza di una figlia illegittima del principe Alberto Vittorio, avuto da una prostituta cattolica.
Il blu è un colore caldo di Jul’ Maroh racconta la storia di due giovani donne innamorate, Clementine ed Emma, e della loro relazione, dalla scoperta e la consapevolezza del proprio orientamento sessuale alla difficoltà a gestire la storia, che le porta a una separazione.
L’acchiapparane di Jeff Lemire è la storia di un uomo che si sveglia in un hotel misterioso e fuori dalla porta della stanza adiacente trova una rana infilzata. Incontra un bambino, con il quale intraprende un’esplorazione fatta di ciò che si deve lasciar andare e di trasformazione.
Heartstopper di Alice Oseman consiste in una serie di graphic novel che raccontano l’amore romantico Charlie e Nick, ma anche il loro percorso di consapevolezza, il coming out, il rapporto con la scuola e con gli amici.
Bedelia di Leo Ortolani è il seguito di Venerdì 12, in cui la protagonista, l’affascinante ma impossibile Bedelia, era la donna amata da Aldo, trasformatosi in mostro dopo il suo rifiuto. Il seguito prende in esame diversi cliché sulle donne e soprattutto su come questi ne dettino, in un certo senso e loro malgrado, un destino iniquo. Può una satira iperbolica sugli stereotipi femminili essere commovente? Sì.
No Sleep Till Shengal segna il ritorno di Zerocalcare alla graphic novel di viaggio con una coscienza politica. Dopo aver raccontato la resistenza curda in Kobane Calling, stavolta l’artista di Rebibbia si concentra sull’Iraq, terra complessa ma ricca di umanità fra chi non si è arreso nel volere la democrazia.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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