Audiolibri: 3 motivi per iniziare ad ascoltarli e 10 consigli da cui partire
Quello che c'è da sapere sugli audiolibri: come nascono, perché ascoltarli e da dove iniziare a fruirli.
Quello che c'è da sapere sugli audiolibri: come nascono, perché ascoltarli e da dove iniziare a fruirli.
Ma parliamo comunque di strumenti di diffusione dell’opera creativa con cui fare i conti e soprattutto di cui tenere conto.
Si ritiene comunemente che gli audiolibri siano i discendenti diretti del fonografo inventato da Thomas Alva Edison nel 1877: si trattava di uno strumento in grado di comunicare oralmente e diffondere un testo, e sarebbe stato particolarmente utile per i non vedenti.
E in effetti quello dei non vedenti è stato un segmento di pubblico inizialmente importante per gli audiolibri – che nel Novecento erano registrati prima sui dischi in vinile e poi sulle audiocassette – ma con l’avvento di Internet il pubblico dell’audiolibro è molto cambiato, espandendosi semplicemente verso tutti coloro che lo volessero fruire indipendentemente da esigenze necessarie.
Stando a una nota di Askanews, nel 2024 gli ascoltatori di audiolibri in Italia sono 11,1 milioni e sono cresciuti del 4% rispetto all’anno precedente. C’è chi ritiene che sia stata la pandemia di Covid-19 il motore del fenomeno, ma in realtà ci sono altri fattori che influenzano questa scelta:
Alla seconda settimana di settembre 2024 in Italia i dieci titoli di audiolibri più ascoltati sono nella classifica Audible:
Si tratta di opere molto diverse tra loro che spaziano dalla narrativa alla divulgazione scientifica fino alla saggistica: come per i libri, gli utenti si orientano verso le ultime novità, senza tralasciare di informarsi su argomenti di storia che possano avere attinenza con l’attualità.
Libri già molto letti e molto noti stanno diventando inoltre audiolibri: si prenda il caso de Il Signore degli Anelli, del quale a maggio 2024 è stato pubblicato in audiolibro la prima parte. Stessa sorte nelle attese e nel successo per il primo volume di Harry Potter.
Ci sono dei periodi in cui abbiamo il blocco del lettore o che siamo talmente oberati di cose da fare, trascorriamo molte ore bloccati nel traffico e intenti in faccende diverse dalla lettura che l’audiolibro può essere la soluzione ai nostri problemi. C’è anche un corollario: alcune persone sono a disagio con la lettura, a volte per una dislessia mai diagnosticata o per la presbiopia incipiente, altre volte a causa di traumi pregressi, ma possono trovare la loro strada proprio in un audiolibro.
Molti audiolibri sono letti da attori e questo diventa inevitabilmente una ragione di attrazione. Un esempio? Il già citato La compagnia dell’anello è letto da Massimo Popolizio.
Pensiamoci a occhi chiusi, con gli EarPods nelle orecchie e un bell’audiolibro in play. È rilassante e ci consente di immergerci completamente, immaginare paesaggi e personaggi, vederli muovere nella nostra mente. Ma al tempo stesso fa parte di un processo creativo non troppo diverso da quello che accade con la lettura tout court.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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