Gli audiolibri rappresentano una realtà popolare del terzo millennio. A volte si tratta di una realtà alternativa al libro fisico o all’ebook (che dell’audiolibro è un “fratello” tecnologico), altre volte si tratta di una scelta dettata da tempi e modi che sono più consoni al proprio stile di vita.

Ma parliamo comunque di strumenti di diffusione dell’opera creativa con cui fare i conti e soprattutto di cui tenere conto.

Storia e origine degli audiolibri

Si ritiene comunemente che gli audiolibri siano i discendenti diretti del fonografo inventato da Thomas Alva Edison nel 1877: si trattava di uno strumento in grado di comunicare oralmente e diffondere un testo, e sarebbe stato particolarmente utile per i non vedenti.

E in effetti quello dei non vedenti è stato un segmento di pubblico inizialmente importante per gli audiolibri – che nel Novecento erano registrati prima sui dischi in vinile e poi sulle audiocassette – ma con l’avvento di Internet il pubblico dell’audiolibro è molto cambiato, espandendosi semplicemente verso tutti coloro che lo volessero fruire indipendentemente da esigenze necessarie.

La diffusione degli audiolibri in Italia

Audiolibri
Fonte: iStock

Stando a una nota di Askanews, nel 2024 gli ascoltatori di audiolibri in Italia sono 11,1 milioni e sono cresciuti del 4% rispetto all’anno precedente. C’è chi ritiene che sia stata la pandemia di Covid-19 il motore del fenomeno, ma in realtà ci sono altri fattori che influenzano questa scelta:

  • per il 47% degli italiani risulta gradevole ascoltare un libro già letto in precedenza;
  • per il 32% degli italiani l’audiolibro è utile mentre si stanno effettuando altre attività, dalla cucina alla guida;
  • per il 59% degli italiani lo strumento è utile nei periodi in cui si è impossibilitati a leggere.

I più letti e i più diffusi

Alla seconda settimana di settembre 2024 in Italia i dieci titoli di audiolibri più ascoltati sono nella classifica Audible:

  1. Una festa in nero di Alice Basso;
  2. Le grandi battaglie della storia di Alessandro Barbero;
  3. La neve in fondo al mare di Matteo Bussola;
  4. Odio di Massimo Picozzi;
  5. Sigonella 85 di Simone Guida;
  6. Il castagno dei cento cavalli di Cristina Cassar Scalia;
  7. Nero come il sangue di Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi;
  8. Donne che pensano troppo di Susan Nolen-Hoeksema;
  9. La felicità della ricerca di Gianluca Gotto;
  10. La compagnia dell’Anello di J.R.R. Tolkien.

Si tratta di opere molto diverse tra loro che spaziano dalla narrativa alla divulgazione scientifica fino alla saggistica: come per i libri, gli utenti si orientano verso le ultime novità, senza tralasciare di informarsi su argomenti di storia che possano avere attinenza con l’attualità.

Libri già molto letti e molto noti stanno diventando inoltre audiolibri: si prenda il caso de Il Signore degli Anelli, del quale a maggio 2024 è stato pubblicato in audiolibro la prima parte. Stessa sorte nelle attese e nel successo per il primo volume di Harry Potter.

3 motivi per iniziare ad ascoltarli

Audiolibri
Audiolibri

Non avere la possibilità di leggere

Ci sono dei periodi in cui abbiamo il blocco del lettore o che siamo talmente oberati di cose da fare, trascorriamo molte ore bloccati nel traffico e intenti in faccende diverse dalla lettura che l’audiolibro può essere la soluzione ai nostri problemi. C’è anche un corollario: alcune persone sono a disagio con la lettura, a volte per una dislessia mai diagnosticata o per la presbiopia incipiente, altre volte a causa di traumi pregressi, ma possono trovare la loro strada proprio in un audiolibro.

Ascoltare un libro con una voce famosa

Molti audiolibri sono letti da attori e questo diventa inevitabilmente una ragione di attrazione. Un esempio? Il già citato La compagnia dell’anello è letto da Massimo Popolizio.

Immergersi completamente in una storia

Pensiamoci a occhi chiusi, con gli EarPods nelle orecchie e un bell’audiolibro in play. È rilassante e ci consente di immergerci completamente, immaginare paesaggi e personaggi, vederli muovere nella nostra mente. Ma al tempo stesso fa parte di un processo creativo non troppo diverso da quello che accade con la lettura tout court.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!