
Sandro Veronesi trionfa ancora allo Strega, e la vittoria del suo romanzo Il colibrì, nella settantaquattresima edizione del prestigioso concorso letterario, non sorprende, dato che lo scrittore, fratello del regista Giovanni, era dato come papabile vincitore già da diverse settimane, anche se nelle ultime ore Gianrico Carofiglio aveva “insidiato” nei pronostici la sua vittoria.
Nella cerimonia tradizionalmente svoltasi al Ninfeo del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma Veronesi si è aggiudicato la vittoria con 200 voti; Carofiglio ha comunque dimostrato di essere l’avversario più accreditato, aggiudicandosi il secondo posto con 132 voti, mentre al terzo posto figura l’unica donna presente in sestina, Valeria Parrella con il suo Almarina, che ha guadagnato 86 voti.
Seguono Gian Arturo Ferrari (70 voti) Daniele Mencarelli (67 voti) e infine Jonathan Bazzi, inserito nei finalisti in quanto rappresentante di una casa editrice medio-piccola. A presiedere la giuria Antonio Scurati, vincitore della scorsa edizione del Premio Strega, mentre a votare sono stati 605 su 660 aventi diritto al voto.
Per Veronesi si tratta di un bis, visto che già nel 2006 aveva vinto lo Strega con Caos calmo, diventato poi anche un film, nel 2008, con Nanni Moretti.
Sto pensando alla mia famiglia, ai miei figli, a mia moglie, ai miei fratelli – le prime parole dell’autore – Sto pensando al mio editore, a Elisabetta Sgarbi, a Umberto Eco che è stato così generoso da fondarla questa casa editrice. Sto pensando agli amici che mi hanno sostenuto, che hanno votato il libro. Sto pensando all’uomo nuovo, che poi è una donna. A tutte le persone nuove che ci sono e a tutte le navi in mare.
Di seguito i libri arrivati nella sestina finale, con l’ordine di arrivo:



Il colibrì di Sandro Veronesi



La misura del tempo di Gianrico Carofiglio



Almarina di Valeria Parrella



Ragazzo italiano



Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli



Febbre di Jonathan Bazzi
Articolo originale pubblicato il 23 marzo 2020
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