Perché il mondo ha un problema con la nudità? Eppure – e questo è un dato di fatto – nasciamo tutt* nud*. Solo che poi, nel tempo, si attiva un meccanismo per cui il nudo diventa un tabù, un peccato da non commettere. Ma se fosse proprio il prendere coscienza della nostra nudità a salvarci da alcuni stereotipi?

La scrittrice e illustratrice londinese Rosie Haine prova ad abbattere alcuni cliché insegnando la body positivity fin dalla prima infanzia con il libro La Nudità che male fa?, pubblicato per la prima volta in lingua originale nel 2020 e tradotto dalla scrittrice e traduttrice Guia Risari per Settenove edizioni.

La nudità, che male fa? Ediz. illustrata

La nudità, che male fa? Ediz. illustrata

Il body positive va imparato fin da piccoli/e. E quale modo migliore se non far capire a bambini e bambine che esistono corpi diversi e, soprattutto, che nasciamo tutti nudi? Rosie Hanie ci porta con il suo libro ad abbattere alcuni stereotipi della nostra società.
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Partendo proprio dalla filosofia del body positive, Haine invita a considerare straordinari tutti i corpi, celebrandoli indipendentemente da taglia, etnia, genere o abilità fisica. Per questo La Nudità che male fa? non è solo un libro per bambini, ma anche per gli adulti ancora troppo spesso incastrati in stereotipi di bellezza irreale, che sono frutti di un costrutto sociale sbagliato, per invitarli a riconsiderare i corpi, considerandoli tutti meravigliosi.

Rosie firma acquerelli e inchiostri per guidare i suoi lettori alla scoperta dei corpi in una maniera del tutto libera da pregiudizi, imparando fin da subito ad accettare i normali cambiamenti e le trasformazioni, sdoganando finalmente il tabù della nudità.

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