La sera del 4 luglio Donatella Di Pietrantonio ha vinto il prestigioso Premio Strega 2024 per il suo romanzo L’età fragile. Un riconoscimento che conferma il talento e la sensibilità della scrittrice nel trattare temi complessi e profondi.

Uno stile scarno ed evocativo quello di Di Pietrantonio, che ha scelto un percorso insolito, avvicinandosi alla scrittura in età adulta alla soglia dei cinquant’anni. Dal suo esordio, Di Pietrantonio ha pubblicato cinque romanzi, tutti ambientati nella sua amata regione natale, l’Abruzzo. Il suo libro più famoso, L’arminuta, ha ottenuto un successo straordinario, vincendo il prestigioso Premio Campiello e diventando un bestseller. Ma andiamo a esplorare tutte le sue opere in modo più dettagliato.

1. Mia madre è un fiume (2011)

Mia madre è un fiume è il romanzo d’esordio di Donatella Di Pietrantonio, pubblicato nel 2011. La storia racconta il complesso rapporto tra una madre, affetta da una malattia degenerativa, e la figlia che si prende cura di lei.

La narrazione si sviluppa nel paese d’origine delle due donne, un piccolo villaggio montano dell’Abruzzo. Il romanzo si articola tra presente e passato, con la figlia che ricorda la sua infanzia e giovinezza trascorse in compagnia della madre, una donna forte e indipendente, e rievoca la vita nel villaggio, ricca di tradizioni e legami familiari.

Storia di una madre e di una figlia
Mia madre è un fiume

Mia madre è un fiume

Il primo romanzo di Donatella Di Pietrantonio
Il primo romanzo della scrittrice, che ci racconta la storia di una madre, affetta da una malattia neurodegenerativa, e di sua figlia, che le sta accanto.
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2. Bella mia (2013)

Donatella Di Pietrantonio nel suo secondo romanzo racconta il lutto di una famiglia e di una città colpite dal terremoto dell’Aquila. La protagonista, che ha perso la sorella gemella, si prende cura del nipote adolescente rimasto orfano. La storia segue il loro percorso di elaborazione del dolore e rinascita, mentre denuncia lo spaesamento degli abitanti trasferitisi in paesi lontani.

Una storia di rinascita
Bella Mia

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Una famiglia distrutta dal terremoto
In questo volume Di Pietrantonio racconta la storia di una famiglia distrutta dal terremoto dell'Aquila, seguendola nel suo percorso di rinascita.
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3. L'Arminuta (2017)

Il titolo “L’arminuta”, termine dialettale che significa “la ritornata”, si riferisce alla protagonista tredicenne che, dopo essere cresciuta in una famiglia adottiva, viene restituita senza spiegazioni alla sua famiglia biologica. Si ritrova così in un ambiente povero e ostile, dove solo i fratelli Adriana, Vincenzo e Giuseppe le offrono un po’ di conforto, permettendole di creare nuovi legami in una realtà caotica.

Premio Campiello 2017
L'Arminuta

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Una storia emozionante
Una tredicenne lascia la famiglia adottiva e torna in quella d'origine, ritrovandosi in un ambiente molto ostile.
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4. Borgo Sud (2020)

Romanzo finalista al Premio Strega 2021, Borgo Sud è una storia toccante ambientata tra l’Abruzzo e Grenoble.

La trama è incentrata su due sorelle molto diverse ma unite: l’Arminuta, senza nome, e Adriana, irruente e problematica. L’Arminuta amava Piero, marito dentista con una doppia vita, mentre Adriana aveva una relazione tormentata con Rafael, da cui ha avuto un figlio.

Un’improvvisa telefonata costringe l’Arminuta a lasciare Grenoble e tornare a Pescara, a Borgo Sud, per scoprire cosa è successo alla sorella caduta misteriosamente dal tetto di casa.

Finalista al Premio Strega 2021
Borgo Sud

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Due sorelle diverse ma unite
L'Arminuta e Adriana sono due sorelle molto unite. La caduta dal tetto di casa di quest'ultima spinge l'altra a indagare.
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5. L'età fragile (2023)

In quest’ultimo romanzo di Di Pietrantonio ci si immerge nuovamente nelle dinamiche familiari intricate. Al centro c’è la storia di Lucia e sua figlia Amanda.

Amanda, tornata al borgo vicino Pescara da Milano poco prima del lockdown, è ora silenziosa e tende a isolarsi. Lucia, impotente di fronte al mutismo della figlia, è legata a un segreto del passato: un campeggio sotto il Dente del Lupo, dove avvenne un evento tragico che coinvolse la scomparsa di tre ragazze. Le tracce di quel segreto riaffiorano, impossibili da ignorare.

L'età fragile

L'età fragile

Lucia, che una notte di trent’anni fa si è salvata per un caso, adesso scruta con spavento il silenzio di sua figlia. Quella notte al Dente del Lupo c’erano tutti. I pastori dell’Appennino, i proprietari del campeggio, i cacciatori, i carabinieri. Tutti, tranne tre ragazze che non c’erano più. Amanda prende per un soffio uno degli ultimi treni e torna a casa, in quel paese vicino a Pescara da cui era scappata di corsa. A sua madre basta uno sguardo per capire che qualcosa in lei si è spento: i primi tempi a Milano aveva le luci della città negli occhi, ora sembra che desideri soltanto scomparire, si chiude in camera e non parla quasi. Lucia vorrebbe tenerla al riparo da tutto, anche a costo di soffocarla, ma c’è un segreto che non può nasconderle.
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