Chi conosce Sigrid Undset? Eppure è tra le poche donne Nobel per la Letteratura

Autrice rivoluzionaria, anticonformista e contraddittoria, Sigrid Undset è stata una delle personalità letterarie più influenti del secolo scorso, ma oggi in pochi ricordano di lei. Tutto sull'autrice di romanzi storici vincitrice del Nobel nel 1928.

Sigrid Undset è stata una delle poche donne a vincere il Nobel per la letteratura e ultima tra gli unici tre scrittori norvegesi ad aver ricevuto il premio. Nonostante questo e nonostante l’importanza e il clamore internazionale che suscitarono i suoi romanzi all’epoca della pubblicazione, oggi in pochi ricordano la sua figura. Celebrata in patria, al punto di essere stata ritratta sulle code di alcuni Boeing che vogliono celebrare gli ‘eroi norvegesi’, quasi dimenticata nel resto d’Europa.

Ma scopriamo di più su questa scrittrice straordinaria.

L’infanzia e i primi successi

Sigrid Undset nasce a Kalundborg, nell’attuale Danimarca, il 20 maggio 1882. A soli due anni si trasferisce con la sua famiglia a Christiania, antico nome di Oslo. Il padre era un famoso archeologo specializzato nella preistoria europea; la madre era una profonda conoscitrice della storia e della cultura nordica. Le conoscenze che, grazie ai genitori, acquisirà nei primi anni di vita saranno fondamentali per le sue opere più note: i romanzi storici ambientati nel Medioevo vichingo.

Quando Sigrid ha 11 anni il padre muore e le difficoltà economiche la obbligano a rinunciare agli studi e a intraprendere, molto giovane, la carriera di segretaria commerciale. Svolge questo lavoro, odiandolo, per dieci anni, ma sarà proprio grazie a questo impiego che acquisirà l’organizzazione e il metodo sistematico che utilizzerà nel suo lavoro di scrittrice.

Nel frattempo, continua a studiare da autodidatta e si costruisce una cultura letteraria e storica per prepararsi alla stesura del suo primo romanzo. A 22 anni completa il suo primo manoscritto, frutto di nottate di lavoro. Si tratta di un romanzo storico/romantico che viene rifiutato dall’editore.

Undset non si fa abbattere dalla delusione e decide di proporre un nuovo lavoro, dal titolo Fru Marta Oulie (La Signora Marta Oulie). Il romanzo, ambientato nella Oslo contemporanea, segue le vicende di una donna piccolo borghese che tradisce il marito; in poco tempo il libro ottiene un successo clamoroso per la vivida rappresentazione della complessità femminile contemporanea. Insieme al successo, però, arrivano anche le critiche. Il tema dell’adulterio, trattato nell’opera, sconvolge la morale pubblica contribuendo, allo stesso tempo, ad aumentare la notorietà del libro.

Si apre così la prima fase della carriera di Sigrid Undset in cui descrive, attraverso i suoi romanzi realistici come Jenny e Vaaren, la complessità umana della classe operaia norvegese. La grande capacità di scrutare nelle anime  altrui le offre la possibilità di costruire dei personaggi vivi e tridimensionali anche in lavori dal carattere più storico come La saga di Vidgis.

La saga di Vigdis

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L’amore per Roma e la conversione al cattolicesimo

Nel dicembre del 1909 si traferisce a Roma, città in cui i genitori avrebbero voluto che nascesse e alla quale si sentirà sempre particolarmente legata, e qui conosce il pittore norvegese Anders Castus Svarstad, con il quale inizia una relazione. Lui, sposato con figli, divorzia dalla moglie per poterla sposare tre anni dopo. I due avranno tre figli e la maternità metterà a dura prova la sua professione. Per occuparsi dei figli e in particolar modo della figlia femmina gravemente malata, Sigrid torna a scrivere di notte, mostrando nei suoi romanzi una maturazione artistica e intellettuale. Si pronuncia, infatti, su tematiche come l’emancipazione femminile e il declino etico della contemporaneità.

Nel 1919, ormai da tempo tornata in Norvegia, si separa da Svarstad. La maternità, il divorzio e la guerra influiranno molto sulla sua persona, provocando in lei una crisi mistica che la condurrà alla conversione al cattolicesimo. Sviluppa, infatti, una sua personale visione della religione che l’avvicina alla Chiesa romana. All’età di 42 anni, ormai affermata scrittrice, Sigrid Undset sconvolge la Norvegia con la sua decisione. All’epoca nella Norvegia protestante non c’erano cattolici e, anzi, questi erano guardati di mal occhio. Riceve attacchi violenti che stimolano in lei riflessioni che farà confluire nella ricca produzione letteraria di quel periodo.

Sigrid Undset, una scrittrice da Premio Nobel

Per quindici anni Undset si dedica alla stesura della sua più grande opera: il ciclo di Kristin, figlia di Lavrans. Si tratta di una trilogia di ambientazione medievale. Sigrid Undset utilizza il contesto medievale come cornice in cui inserire personaggi complessi, nei quali trasferisce emozioni reali e esperienze da lei provate, rimanendo fedele al realismo che caratterizza tutta la sua produzione.

Tra il 1920 e il 1927 pubblica i tre romanzi del ciclo di Kristin, figlia di Lavrans e la tetralogia su Olav Audunssøn; opere vastissime, frutto di grande ispirazione creativa che le varranno nel 1928 la vittoria del Premio Nobel per la letteratura. Riconoscimento che celebra il monumentale contributo letterario dell’autrice e il genio della sua scrittura.

Sulla scia di questo enorme successo, gli anni successivi continuano a essere molto floridi dal punto di vista delle pubblicazioni. Scrive altri romanzi di ambientazione contemporanea, l’autobiografico Elleve Aar e inizia la stesura di un nuovo ciclo di romanzi storici che non completerà mai a causa dello scoppio della Seconda Guerra mondiale.

Kristin figlia di Lavrans

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L’antinazismo e gli ultimi anni

A partire dagli anni Trenta, Sigrid Undset, da sempre attiva nel dibattito politico, si oppone radicalmente al regime nazista e questo causa il divieto di  circolo delle sue opere in Germania. Quando, nel 1940, la Norvegia viene invasa dai nazisti è costretta a fuggire. Il figlio maggiore, ufficiale dell’esercito norvegese, rimane ucciso in battaglia e la sua casa diventa un alloggio per ufficiali tedeschi.

Con il suo ultimogenito (la figlia era morta prima dello scoppio del conflitto) fugge negli Stati Uniti, dove vive sino alla liberazione della Norvegia nel 1945. Ritornata in patria, vive i suoi ultimi anni nel silenzio fino alla morte il 10 giugno 1949.

La voce potente e rivoluzionaria di Sigrid Undset è ancora moderna e attuale e merita di essere riscoperta e studiata. Proprio da quest’anno, fortunatamente, Utopia editore sta ripubblicando nel nostro Paese le sue opere fuori catalogo.

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