7 libri di Margaret Mazzantini che non puoi non aver letto
Margaret Mazzantini è una scrittrice che esprime la sua voce in molti modi, dalle sceneggiature dei film ai libri: eccone 7 davvero imperdibili.
Margaret Mazzantini è una scrittrice che esprime la sua voce in molti modi, dalle sceneggiature dei film ai libri: eccone 7 davvero imperdibili.
Ci sono diverse ragioni, quasi tutte opinabili, per cui la scrittura di Margaret Mazzantini piace a molti. Una è che molti pensano che i suoi romanzi rappresentino storie in cui potersi identificare.
Un’altra è nel fatto che la sua scrittura è attenta e intensa, semplice ma al tempo stesso non semplicistica. C’è poi il fatto, e questo è tutt’altro che opinabile, che i suoi libri ben si prestano a essere trasposti in opere cinematografiche. In altre parole: ognuno di noi potrebbe dire cosa piace dei romanzi di questa scrittrice e tutti potremmo trovare un motivo diverso.
Ma chi è Margaret Mazzantini per i profani? I cultori del gossip potrebbero averla vista di sfuggita sui red carpet insieme all’attore Sergio Castellitto, con cui è sposata dal 1987, ha avuto quattro figli e soprattutto con cui da alcuni decenni conduce un sodalizio artistico, oltre che sentimentale, assolutamente rimarchevole. I cinefili invece potrebbero averla vista in qualche pellicola di nicchia. Perché dell’artista si può dire infatti che oltre che scrittrice è anche attrice e sceneggiatrice, per il teatro, per il cinema e per la televisione.
Mazzantini ha esordito in qualità di interprete sul grande schermo con Anthropophagus del regista cult Joe D’Amato nel 1980: un piccolo ruolo per lei, che si fece accreditare come Margaret Donnelly, ossia con il cognome materno. Tra le pellicola interpretate di particolare pregio si annoverano Un caso d’incoscienza di Emidio Greco (1984), Il sogno della farfalla (1992), Festival di Pupi Avati (1996) e Libero Burro del marito Castellitto (1999), del quale è stata anche sceneggiatrice.
I credit di Mazzantini in qualità di sceneggiatrice sono infatti 6, tra cui alcuni lavori tratti dai suoi stessi romanzi. L’ultimo script realizzato è quello di Fortunata del 2017, in cui racconta la storia di una madre single che sogna di aprire un salone di parrucchiera.
Margaret Mazzantini, classe 1961 ha inoltre esordito in teatro immediatamente dopo il diploma liceale, cui segue nel 1982 il diploma all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica. Proprio le sue prime performance le permettono di vincere il prestigioso premio Ubu come esordiente. Ma anche la sua scrittura teatrale è degna di nota: si possono annoverare nel 1995 Manola, da lei scritta ma anche interpretata, sotto la direzione di Castellitto, e dal 2008 l’adattamento de Il Dubbio, celebre piece che punta l’attenzione su una torbida vicenda romanzata di pedofilia nella Chiesa.
Il Teatro ha contato eccome nella mia vita – ha raccontato in un’intervista su MangiaLibri – è un lavoro fisico, nel quale ci si espone. La mia scrittura un po’ visionaria deriva forse da qui, dai confini che il palcoscenico ti dà.
Qui trovate una selezione contenente quasi tutte le pubblicazioni di Mazzantini – eh sì, è stato difficile tenere fuori qualcosa, anche perché è una scrittrice abbastanza prolifica. Si tratta per lo più di romanzi ma anche della trascrizione di una piece teatrale.
Con la scrittura ho un rapporto violento – ha detto nella stessa intervista – pensa che quando non sto scrivendo un libro non scrivo nemmeno bigliettini, nemmeno sms. Ma quando scrivo è una gioia furiosa. E comunque resto nel mondo, ho una vita che è un baillamme continuo… ho quattro figli, figuriamoci. Quando i bambini sono a scuola ho delle ore tutte per me, ma se per esempio c’è una varicella si ferma il libro. E succede che io mi aggrappo a qualsiasi scusa per non scrivere, perché quello studiolo dove scrivo io lo vedo come una sorta di prigione. Qualcuno ha detto che una carrozzina sul pianerottolo è il maggior pericolo per uno scrittore: io sul pianerottolo ho tricicli, passeggini, di tutto!
Di seguito alcuni suoi scritti da non perdere:
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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