Persone normali
La Rooney ha la straordinaria capacità di descrivere le relazioni lasciandole in sospeso tra il detto e il non detto, ma dando molto più spazio e importanza al secondo. Sono i gesti – nei suoi romanzi accuratamente riportati: un battito di ciglia, un sorriso accennato – a parlare per i suoi personaggi, e il tutto rimane sempre accennato con una certa grazia, come immerso in una nuvola di vapore
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Sembra esserci sempre un ostacolo nelle relazioni. Il proprio io interiore è giudice di ogni azione. I personaggi non sono mai schietti e diretti, vivono i loro drammi solo interiormente, come sospesi tra due tempi
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Consigliato a
Chi cerca una storia semplice ma non banale, scritta con un pathos quasi televisivo e in modo molto diretto, lineare, senza fronzoli.
Il nostro voto
Recensione e trama
Il suo editore, quando la lanciò nel 2017 con Parlarne tra amici, la definì la “Salinger della generazione Snapchat”.
E, in effetti, Sally Rooney, scrittrice irlandese classe 1991, scrive sì romanzi che possono essere definiti “di formazione”, ma che coinvolgono anche altri elementi: il femminismo, gli stereotipi sociali, i dubbi e le incertezze della sua stessa generazione, quella cresciuta maneggiando dispositivi elettronici e destreggiandosi fra i social anche per intessere relazioni.
In Persone normali i protagonisti sono due, Marianne e Connell, divisi dal ceto sociale ma anche dal diverso grado di popolarità di cui godono al liceo che frequentano: lei è un’outsider, lui il centravanti che piace proprio a tutti. Ciononostane, tra i due scocca una scintilla che, però, resta clandestina, perché sotto sotto Connell si vergogna di Marianne.
Inizia così un estenuante tira e molla, fatto di fraintendimenti e di riavvicinamenti, di litigi e rappacificazioni, perché fondamentalmente i due capiscono di avere bisogno l’uno dell’altra.
Persone normali
Sembra, così su due piedi, la classica trama di uno young adult, il cui perno è una tormentata storia d’amore adolescenziale; ma la realtà è ben diversa. L’amore, infatti, è sì l’espediente letterario per avvicinare i lettori al libro, e certamente la storia spezzata, confusa, a tratti impossibile tra i due rientra a pieno diritto in uno dei più classici topos letterari, a partire da Romeo e Giulietta; ma il contenuto di Persone normali è decisamente più profondo e interessante, dal punto di vista sociale e umano.
C’è infatti anche l’aspetto delle dinamiche di potere che si instaurano all’interno delle relazioni, dove ogni personaggio vive il proprio dramma interiormente e l’incomunicabilità incontrastata, un vero paradosso essendo nell’epoca in cui tutti si sentono in diritto e in dovere di comunicare al mondo esterno, anche a quello degli sconosciuti.
Inutile poi dire che lo stile sintetico ed essenziale della scrittura di Rooney lo abbiano reso appetibile anche per una trasposizione televisiva, come in effetti è stato: Normal People ha debuttato come serie tvsu BBC Three nell’aprile del 2020, diretta dal regista di Room Lenny Abrahamson (i primi sei episodi) e da Hettie MacDonald, regista della miniserie Howards End con Hayley Atwell (per gli altri sei), supervisionati dalla stessa Sally Rooney.
Infine, il concetto stesso di “persone normali”: chi sono, cosa significa? Alla fine, ciò che cercano Connell e Marianne, nelle loro diversità, non è altro che essere considerati “normali”, ovvero riuscire a trovare un senso di appartenenza in un dato contesto sociale dal quale si sentono estranei e alienati.
Dettagli
Informazioni sull'autore
Nata a Castlebarm in Irlanda, nel 1991, dopo la laurea al Trinity College Sally ha esordito nella narrativa nel 2017, con il romanzo Parlarne tra a...
- Sally Rooney
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