M. Il figlio del secolo
È un romanzo, sì, ma un romanzo in cui d'inventato non c'è nulla. Al contrario, ogni singolo accadimento, personaggio, dialogo o discorso è storicamente documentato o autorevolmente testimoniato da più di una fonte.
bompiani.it
Consigliato a
Chi vorrebbe conoscere la figura discussa di Benito Mussolini in una sfumatura diversa, non in accezione documentarista ma da un punto di vista romanzato, anche se molto veritiero.
Il nostro voto
Recensione e trama
In un rapporto di Pubblica Sicurezza del 1919 viene descritto come “intelligente, di forte costituzione, benché sifilitico, sensuale, emotivo, audace, facile alle pronte simpatie e antipatie, ambiziosissimo, al fondo sentimentale“.
Quel “lui” è Benito Mussolini, ex leader socialista cacciato dal partito, agitatore politico indefesso, direttore di un piccolo giornale di opposizione.
Antonio Scurati ce lo fa conoscere sotto una prospettiva nuova, come un personaggio da romanzo, se non fosse ovviamente l’uomo che più d’ogni altro ha marchiato a sangue il corpo dell’Italia.
Finalista alPremio Strega 2019 e già dichiarato papabile vincitore, M. Il figlio del secolo è il primo di tre libri che dovrebbero descrivere la parola del Duce, in una maniera sicuramente inedita: perché, se più o meno ogni saggista si è occupato della sua figura, nessuno, almeno fino a ora, aveva provato a dargli una caratura romanzata.
Eppure, sbaglia chi pensa che, per questo motivo, ci si trovi di fronte a un libro di pura fantasia, perché di inventato non c’è nulla. Anche per questo Scurati si è difeso dalle critiche di Ernesto Galli della Loggia, che sul Corriere ha annotato gli errori storici presenti, spiegando come l’epoca attuale necessiti di ‘”una cooperazione tra il rigore della scienza storica e l’arte del racconto romanzesco“.
D’Annunzio, Margherita Sarfatti, un Matteotti stupefacente per il coraggio come per le ossessioni che lo divorano, gli Arditi, i socialisti, gli anarchici, tutti sono dipinti come farebbe uno sceneggiatore, ma con realtà.
Il risultato è un romanzo documentario con una quantità di fonti assolutamente sorprendente, che parte dal 23 marzo 1919, giorno della fondazione dei Fasci di combattimento e raggiunge il proprio zenit il 3 gennaio 1925, con l’instaurazione ufficiale della dittatura dopo la crisi politica determinata dall’omicidio di Giacomo Matteotti, avvenuto un anno prima.
Dettagli
Informazioni sull'autore
Scrittore napoletano, ha esordito nel 2003 con il saggio Guerra. Narrazioni e culture nella tradizione occidentale, finalista al Premio Viareggio. ...
- Antonio Scurati
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