Si chiama “Private Case” la collezione di libri “osceni” tenuta segreta dalla British Library fino al 1960. Una raccolta di circa 2500 volumi che parlano di corpi, di atteggiamenti sessuali e di intimità, tutti argomenti immorali per la letteratura di quei tempi.

Considerati inadatti per la loro natura oscena sono stati chiusi a chiave a partire dal 1700. Il libro più datato, Rare Verities: the Cabinet of Venus Unlocked and Her Secrets Laid Open risale al 1658. La collezione è ricca di libri considerati nel corso dei secoli scandalosi, anche se non avevano praticamente niente a che fare con il sesso e la pornografia odierna. Tra i tanti ricordiamo quella che è considerata la prima pornografia inglese originale in prosa, e la prima pornografia a ricorrere in forma di romanzo. Scritta in lingua inglese, Memoirs of a Woman of Pleasure, il resoconto delle gesta sessuali di un gentiluomo dell’epoca vittoriana, My secret Life e Teleny racconto attribuito più tardi a Oscar Wilde e parte di una collezione che narra la tragica relazione tra un giovane francese e un pianista ungherese. La raccolta è considerata uno dei primi racconti erotici gay in inglese: un completo shock per l’epoca, un argomento tabù che non poteva di certo essere la trama di un libro.

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L’unico aspetto che noi ora possiamo considerare scioccante è la dominazione maschile in questo campo letterario; come dice Maddy Smith, curatore delle stampe:

Tutti questi lavori sono praticamente scritti da uomini per uomini. C’era da aspettarselo, ma guardando al passato è scioccante quanto questo tipo di letteratura sia dominata da uomini e quanto manchi una rappresentanza femminile.

Un esempio dimostrativo del maschilismo predominante in questo genere di letteratura è il libro Harry’s List of Coven Garden: una vera e propria lista delle prostitute che lavoravano in quell’area di Londra, con tanto di nomi, indirizzi e qualità fisiche.

Tutti questi libri sono stati rinchiusi a chiave in un armadio della biblioteca per oltre duecento anni. Nel 1960 sono stati aperti al pubblico, ma non hanno mai riscosso il successo dovuto. Ora, grazie alla loro digitalizzazione potranno essere letti e apprezzati da molte più persone. Oltre che godibili nel formato digitale, saranno disponibili anche nelle sale di lettura della biblioteca a Londra e nello Yorkshire.

Adrian Edwards, capo del patrimonio stampato della British Library, crede molto nel potenziale di questa collezione e al The Guardian ha detto:

La collezione offre straordinari approfondimenti su molte sfaccettature della sessualità umana nel corso di tre secoli. Digitalizzando questa collezione speriamo di renderla visibile e disponibile come mai prima d’ora.

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