Quel tipo di donna
Valeria Parrella, con il suo stile scanzonato, malinconico e irriverente ce le racconta, accompagnandoci su una strada che porta alla riscoperta del nostro vero nucleo. E alla libertà
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Valeria Parrella è ormai uno dei grandi nomi della letteratura italiana, capace di cogliere ogni sfumatura del femminile che anche gli uomini possono apprezzare.
Il nostro voto
Recensione e trama
Dopo essere stata protagonista – anche con polemica – all’ultima edizione dello Strega, dove è arrivata nella sestina finalista con il suo Almarina, Valeria Parrella torna con Quel tipo di donna, che uscirà il 24 settembre per HarperCollins Italia.
Quel tipo di donna
No: non siamo quel tipo di donne lì, o quel tipo di uomini, dico quelli che stendono una tovaglietta sotto il piatto per mangiare da soli. Abbiamo mangiato da sole tante volte, che l’avessimo scelto o no, che ci sia piaciuto o no, con i figli che gattonavano d’intorno e comunque sole su quel piatto. Ma per la tovaglietta non abbiamo avuto tempo: c’è sempre stato altro da fare, da leggere, da passare il badge, o da consegnare un pezzo, o da occupare un bene confiscato, entrare in un carcere, organizzare uno spettacolo, cercare le mutande nel letto disfatto di un altro.
All’insegna di questa filosofia quattro amiche, come moderne Thelma e Louise, salgono a bordo di una vecchia Mercedes bianca su una strada assolata e polverosa durante un afoso agosto, partono da Napoli per attraversare la Turchia in pieno Ramadan. A smuoverle una perdita, troppo grande per essere affrontata da sole, e visto che l’amicizia vera non conosce ostacoli, ciascuna di loro si è presa il suo tempo, e il suo spazio, lasciando figli, lavoro, amori, per stringersi attorno alle altre e colmare quel vuoto.
Così, con sullo sfondo una metropoli libera e moderna come Istanbul, i cunicoli sotterranei dei Camini delle fate in Cappadocia e le coste incontaminate di Antalya, le quattro amiche scoprono di non essere sole, perché le madri, le nonne, che vivono nelle loro anime scorrono come sangue nelle loro vene, e reclamano una voce proprio attraverso loro.
Va a finire che quella di Parrella non è la storia di quattro amiche, ma la storia di tutte le donne, o meglio: quel tipo di donna. Che sono quelle cresciute con l’esempio delle altre che hanno combattuto, amato e vissuto prima di loro.
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Informazioni sull'autore
Nata a Torre del Greco, Valeria Parrella collabora con La Repubblica e con l’Espresso, mentre dall’8 marzo del 2006 cura la rubrica di ...
- Valeria Parrella
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