Consigliato a

È sicuramente un libro controverso e difficile, che va letto solo nell’ottica della prospettiva proposta da Harmange, e quindi sconsigliato a chi partirebbe con dei pregiudizi.

Il nostro voto

Recensione e trama

Certo non deve essere facile dichiararsi placidamente misandrica, eppure la scrittrice francese Pauline Harmange non solo lo fa, ma se ne esce pure con un libro il cui titolo lascia davvero poco spazio alle interpretazioni: Odio gli uomini.

Odio gli uomini

Odio gli uomini

Per anni le donne sono state accusate di odiare gli uomini, negandolo istintivamente. Ma se invece non credere agli uomini, disprezzarli, e perché no, persino odiarli, fosse una risposta utile al sessismo dilagante? La scrittrice francese Pauline Harmange, che si definisce misandrica, prova a rispondere alla domanda nel libro, diventato un vero caso nazionale in Francia, Odio gli uomini.
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Non poteva essere diversamente, l’opera prima della scrittrice ventiseienne è diventata un vero e proprio caso, non solo letterario, ma nazionale in Francia, con un funzionario del governo, Ralph Zurmély, che ha tentato di bloccarne la diffusione con la censura. Eppure, le ristampe multiple testimoniano un altro tipo di conclusione alla vicenda.

Il libro si apre con una citazione di The Bell Jar di Sylvia Plath:

Il problema era che odiavo l’idea di servire gli uomini in qualsiasi modo.

Ed è proprio questo il punto di partenza del libro di Harmange: per anni le donne sono state accusate di odiare gli uomini, negandolo istintivamente. Ma se fosse proprio quella la chiave di lettura giusta, la possibilità, per loro, di salvarsi dal sessismo imperante?

Forse è anche per questo che la promessa azione di Zurmély, che tra l’altro ha criticato il libro senza averlo letto, è stata taccia di cancel culture, soprattutto visti i numerosi scrittori francesi che non si sono fatti problemi a enunciare i propri teoremi misogini. Yann Moix che affermava di detestare le donne over 50 e di trovarle troppo vecchie per essere amate è solo l’esempio forse più edulcorato del tipo di disparità di trattamento riservato agli uomini. Ma il pezzo da novanta rimangono senza dubbo Michel Houellebecq e il suo Sottomissione.

Ecco allora che arriva dal nulla Pauline Harmange, che pubblica con una casa piccolissima, Monstrograph, a ribaltare anni di maschilismo iper tollerato e paternalismo benevolo; bisessuale, vegetariana, femminista, grande fan di Harry Potter, Pauline abita nel nord della Francia, per la precisione a Lile, con il marito 29enne Mathieu, e non si vergogna affatto a dichiararsi misandrica, anzi motiva il suo pensiero.

Posso affermare che la maggior parte degli aggressori sono uomini. Se siamo eterosessuali siamo incoraggiate ad amare gli uomini, ma dovremmo assolutamente avere il diritto di dire che non ci piacciono in generale, essere autorizzate a non amarli nel loro insieme, ma fare eccezioni per alcuni di loro.

Sostiene inoltre che la misandria non abbia mai ucciso nessuno, mentre, come si legge nel libro, solo nel 2018 il 96% delle persone condannate per violenza domestica erano uomini, così come il 99% di quelle condannate per violenza sessuale.

Invito le donne – ha detto ad ActuaLitté – a immaginare un nuovo modo di essere. A tenere meno in considerazione i consigli, spesso poco incoraggianti degli uomini, a fare proprio, seriamente, il detto: meglio sole che mal accompagnate, e a riscoprire la forza delle relazioni tra donne.

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Dettagli

Genere: Saggi
Prezzo Listino: 9,50
Editore: Garzanti
Collana: ND
Data Pubblicazione: 01/01/1970
Pagine: 128
ISBN-10: 8811818443
ISBN-13: 978-881181844
Lingua Originale: Francese
Lingua Edizione: Italiano
Titolo Originale: Moi les hommes, je les déteste

Informazioni sull'autore

  • Pauline Harmange