La leggenda del cacciatore di vampiri
I tenui raggi di luna che filtrano dalla finestra illuminano la scena: un bambino di nove anni, inginocchiato accanto alla madre ormai agonizzante. Da giorni la donna è bloccata a letto, colpita da una malattia incurabile. «Il mio piccolo…» sussurra lei, prima di esalare l’ultimo respiro
dal libro
Consigliato a
Chi cerca un romanzo che mescola realtà e fantasia.
Il nostro voto
Recensione e trama
La leggenda del cacciatore di vampiri di Seth Grahame-Smith è un romanzo che ci racconta di un Abramo Lincoln che non avremo mai occasione di conoscere su libri di storia: Abramo ha nove anni quando scopre che sua madre non è morta per cause naturali, ma è stata uccisa.
I colpevoli sono i vampiri e Abramo fa un voto: in nome di sua madre, diventerà abile nell’uso delle armi per dare la caccia a chi la ha uccisa, annotando su alcuni diari le sue imprese, che non cesseranno nemmeno dopo che sarà approdato alla Casa Bianca.
Tramite i diari l’autore ci racconta la storia di questo Abramo Lincoln alternativo: la sua infanzia non facile, il rapporto conflittuale con il padre e la tragica morte della madre, ma anche della donna che ama e dei suoi figli, la sua carriera politica e la sua celebre lotta contro la schiavitù, vista come una guerra contro i vampiri del Sud che usano gli schiavi come cibo, con il beneplacito dei grandi proprietari terrieri.
L’autore ha scritto un romanzo dove la storia dei libri di scuola e il fantasy si mescolano tra loro, dando vita a un libro gustoso e accattivante, dove la figura di Abramo Lincoln non ne esce ridicolizzata o ridotta, sebbene il rischio che questo avvenisse fosse alto, ma anzi appare in tutta la sua grandezza e il suo tormento; in questo sta il grande merito del romanzo, nel riuscire a calare qualcosa di irreale, i vampiri, in un contesto storico e nel far sembrare tutto estremamente credibile.
Una lettura avvincente e, sorprendentemente, realistica.
Dettagli
Informazioni sull'autore
Biografia non disponibile
- Seth Grahame-Smith
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