Fai bei sogni

Recensione e trama

Fai bei sogni di Massimo Gramellini è un romanzo autobiografico, dove l’autore racconta il percorso che ha compiuto per superare il trauma della morte della madre, avvenuta quando lui aveva nove anni, un trauma che porta con sé un senso di abbandono e una grande paura, quella di vivere.

Un evento che segna per sempre, una ferita non chiusa, per cui Massimo non riesce ad accettare la scomparsa di sua mamma e di conseguenza non abbraccia la realtà intera; eppure, la forza per superare la sofferenza c’è, il coraggio per andare oltre i limiti che si hanno c’è, ma bisogna trovarli.

Il romanzo racconta di questo, in un modo scorrevole e anche ironico: il dolore fa parte della vita, fa crescere e rende maturi, più della gioia; ma è quest’ultima che quando giunge, e nel caso di Gramellini giunge sotto forma di amore per una donna, riesce a guarire.

Un libro che parla di accettazione, dove accettazione non è dimenticanza, per cui Massimo può vivere con i piedi ben radicati in terra, ma con gli occhi che guardano in alto e cercano sua madre. Ma anche di scoperta, della scoperta di una verità taciuta che cambia tutto: e allora, all’improvviso, tutto cambia e i sogni diventano belli e soprattutto realizzabili.

Fai bei sogni è una testimonianza di vita, liberatoria per lo scrittore e fonte di riflessioni per chi legge, un romanzo intenso e che ricorda che ogni vita ha i suo drammi, che possono però essere superati.