Controcuore: Non avere paura di essere chi sei
Mi porto addosso il peso di duemila ottocento pelli morte che non sono riuscito a buttar via dopo aver fatto la muta. Sono un serpente a metà, un uomo a metà. Sono la metà della metà di quello che sento di essere e non trovo un senso al tutto. Mi sento uno straniero nella mia terra
Controcuore: Non avere paura di chi sei
Consigliato a
A chi sta affrontando un percorso di transizione, a chi conosce bene la disforia di genere ma soprattutto a chi non la conosce, perché possa entrare appieno nel mondo di queste persone.
Il nostro voto
Recensione e trama
La rabbia verso se stessi, la paura e la difficoltà di accettarsi; c’è molto del percorso di Elia Bonci, attivista transgender e nostro contributor, nel suo Controcuore: Non avere paura di essere chi sei.
Controcuore: Non avere paura di essere chi sei
A partire da questo breve estratto, pubblicato da Elia sul suo profilo Instagram.
Mi porto addosso il peso di duemila ottocento pelli morte che non sono riuscito a buttar via dopo aver fatto la muta. Sono un serpente a metà, un uomo a metà. Sono la metà della metà di quello che sento di essere e non trovo un senso al tutto. Mi sento uno straniero nella mia terra.
La paura del cambiamento, di levare la maschera, di mostrarsi al mondo per ciò che si è. È la stessa che prova il protagonista del libro, che si ritrova costretto ad affrontare la durezza della vita e a combatterla. Imparando a fare a meno del giudizio degli altri, a non temerlo, solo perché è un ragazzo transgender.
C’è il desiderio di chiudersi in se stesso, di maledire il mondo per averlo fatto nascere in una vita così complicata. Ma Controcuore è anche un atto di speranza, perché sarà l’amore, o sarà Jane, ad abbattere quelle prigioni che lui stesso si era creato. E a fargli capire che non c’è nessuna differenza rispetto alle vite di tutti noi.
Dettagli
Informazioni sull'autore
Attivista LGBTQ+, contributor per Roba da Donne e autore del libro Controcuore: Non avere paura di essere chi sei.
- Elia Bonci
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