Dovremmo leggere tutti Djuna Barnes: "Non sono lesbica, ho solo amato una donna"

Dovremmo leggere tutti Djuna Barnes: "Non sono lesbica, ho solo amato una donna"
Fonte: Berenice Abbott Estate
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“Non sono lesbica, ho solo amato Thelma”. Con queste parole la scrittrice americana Djuna Barnes rispose a chi voleva inserirla in una sottocategoria per lei troppo specifica. Forse si trattava di una strategia coscienziosamente assimilata per allinearsi al modernismo, corrente letteraria di cui faceva parte insieme a James JoyceT.S. Eliot e Virginia Woolf. Voleva rigettare qualsiasi elemento autobiografico e puntare all’universalità della scrittura, come ricorda un articolo a lei dedicato da The Conversation.

Djuna Barnes voleva che le persone la ricordassero per i suoi libri e non per la sua storia con l’artista Thelma Wood. Ciò ancora provoca grande frustrazione in chi vorrebbe celebrarla come icona lesbica della letteratura del Novecento. Lei, che amava definirsi “la sconosciuta più famosa del secolo”, nell’ultima parte della sua vita aveva anche dimostrato di non amare il movimento femminista e di non voler nemmeno essere considerata una scrittrice donna.

Leggendo i suoi libri, come il capolavoro La foresta della notte, è però impossibile non percepire una tensione costante. I suoi personaggi sembrano dilaniati dalla questione dell’identità, di qualsiasi tipo, come se appartenere a un determinato gruppo sia allo stesso tempo fonte di piaceri e di problemi. Una condizione che Djuna Barnes sicuramente conosceva molto bene.

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