Un'ottima annata

Recensione e trama

Un’ottima annata di Peter Mayle è un romanzo non troppo impegnativo che ha ispirato l’omonimo film di qualche anno fa con Russel Crowe.

Il protagonista è Max Skinner, un trentenne che lavora nel mondo della finanza londinese, finché all’improvviso non viene licenziato.

Quello stesso giorno, Max riceve una lettera da parte di un notaio francese, che gli comunica che lo zio Henry gli ha lasciato in eredità la sua casa in Provenza, il luogo dove Max trascorreva l’estate quando era un bambino.

Max parte per la Provenza, dove la sua vita è destinata a cambiare, tra buon vino, buona cucina e forse l’amore, ma anche qualche imprevisto.

Una storia simpatica e leggera, senza pretese se non quella di divertire e quella di trasportarci nella Provenza francese, con i suoi cieli azzurri e paesaggi indimenticabili.

Un romanzo che mostra come l’esistenza vada assaporata sin dai suoi piaceri più piccoli, come a volte quello di cui si ha bisogno è uno stile di vita più rilassato, non dettato dai ritmi lavorativi, dalla competizione o dalla ricerca di uno stipendio più alto, perché in fondo un po’ di semplicità e genuinità fanno sempre bene.

In conclusione, un libro di intrattenimento che piacerà a chi ama le storie che parlano di ricominciare e riscoprire se stessi.