Un ponte per Terabithia

Recensione e trama

Un ponte per Terabithia di Katherine Paterson è un romanzo fantasy e al tempo stesso qualcosa di più: è infatti una storia d’amicizia commovente.

Jess è un ragazzo di dodici anni con la passione per la corsa e per il disegno che, a scuola, incontra Leslie, una ragazza fantasiosa che è anche sua vicina di casa.

Tra i due nasce una tenera amicizia, che li porta a costruire insieme il mondo immaginario di Terabithia, in cui loro sono il re e la regina.

In questo luogo, che si trova in una zona boscosa disabitata in cui si arriva aggrappandosi a una corda appesa a un albero, Leslie e Jess fuggono dalla realtà dove sono solo dei semplici ragazzi spesso derisi per via delle loro personalità, dove niente li spaventa e dove tutto può essere vinto con la loro immaginazione.

Tutto pare magico e bello, ma purtroppo a volte la realtà nasconde dei risvolti tragici.

Un romanzo pensato per i più giovani e che a questi sa parlare, grazie alla mescolanza tra realtà e fantasia e alla purezza e delicatezza con cui riesce a trasportare i sentimenti sulla pagina.

Questo libro parla dell’amicizia come un valore indissolubile, come qualcosa che rapisce e al tempo stesso ferisce, ma che per essere vera e reale non può chiudersi in se stessa, ma deve sapere essere “ponte” verso gli altri.

Un libro che è un piccolo gioiello.