Ti vengo a cercare

Recensione e trama

La vita a volte è giusta, altre ingiusta, ma sempre sorprendente: è questo il messaggio di fondo di Ti vengo a cercare, romanzo scritto dall’autore francese Guillaume Musso.

A New York, Ethan Whitaker è uno psicanalista ricco e affermato, senza scrupoli, che è diventato popolare grazie ad alcuni programmi televisivi; tuttavia, per la sua carriera ha rinunciato al suo passato e alla sua identità, abbandonando chi gli voleva bene, in nome del suo sogno americano.

Ma, un giorno, il 31 ottobre, il passato ritorna, con Jessie, una misteriosa ragazzina che, dopo avergli chiesto aiuto, si toglie la vita davanti ai suoi occhi, e con Celine, la donna che lui ha amato da lui abbandonata, al cui matrimonio lui assiste.

Questi due avvenimenti portano Ethan a riflettere, a ripensare alla sua vita, a quello che è davvero importante e che lui ha perso, in nome dei soldi e della fama; Ethan sente un senso di vuoto e vorrebbe cambiare il corso degli eventi e cambiare le conseguenze dei suoi errori.

Il destino sembra ascoltarlo: gli viene concesso di rivivere quel 31 ottobre di continuo. Riuscirà Ethan a rimediare ai propri sbagli e a riconquistare la propria vita?

Il libro ruota proprio attorno a questa domanda, e ce la pone: possiamo cambiare la nostra storia?

Musso riprende un tema già molto sperimentato nella letteratura, la questione se l’uomo sia l’artefice del proprio destino oppure se sia la fatalità a determinare il corso degli eventi e l’uomo non sia altro che un burattino nelle mani di qualcosa di più grande.

E nel libro due ci sono due figure che rappresentano queste diverse posizioni: chi vincerà?

Al lettore la risposta.