Sully

Recensione e trama

È il 15 gennaio 2009 e il volo nazionale 1549, con a bordo 150 persone e cinque membri dell’equipaggio, da poco decollato dall’aeroporto LaGuardia di New York, dopo appena sei minuti di volo si scontra con uno stormo di oche selvatiche, che danneggia entrambi i motori dell’Airbus A320. È allora che il comandante Chesley “Sully” Sullenberger, dopo aver riscontrato la perdita di potenza di entrambi i motori, decide di procedere ad una manovra di ammaraggio sul fiume Hudson, a pochissimi metri di distanza da Times Square.

Nel libro autobiografia, scritto a quattro mani con il giornalista Jeffrey Zaslow, Sully spiega come a dargli la forza di procedere a quella manovra d’emergenza siano state state la disciplina e il senso del dovere, tutte le convinzioni e le virtù che ha maturato nel corso di tutta la vita, dalla precisione al rispetto per gli altri, fino alla fiducia in se stessi e alla capacità di assumersi la responsabilità di coloro che ci sono stati affidati. Ripercorrendo in un flash back di emozioni altalenanti tutte le tappe della sua vita e della sua carriera, dagli esordi come pilota a bordo di un monomotore agricolo sopra cieli del Texas, fino agli anni nell’Aeronautica militare ai comandi dei potenti F-4 Phantom e al passaggio all’aviazione civile, il comandante racconta tutte le esperienze che gli sono state utili per mantenere la lucidità necessaria a portare in salvo l’equipaggio e tutti i passeggeri dell’aereo. Le immagini di quel salvataggio straordinario hanno, ovviamente, fatto il giro del mondo, e adesso la storia di coraggio e di coscienza di Sully diventa anche un film, diretto da una delle più grandi firme del panorama cinematografico internazionale, Clint Eastwood. Ad interpretare il comandante sarà invece il due volte premio Oscar Tom Hanks. Il film, presentato al Telluride Film Festival il 2 settembre, dove ha riscosso ottime recensioni, è uscito nelle sale italiane il 1° dicembre.

L’autobiografia di Sully è disponibile anche su Amazon.