Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie

Recensione e trama

Le bambine di tutto il mondo sono cresciute ascoltando o leggendo fiabe le cui protagoniste sono bellissime principesse, sfortunate, invidiate, un po’ dimesse ma, soprattutto, che hanno bisogno di un principe per essere salvate.

Per questo il libro di Francesca Cavallo ed Elena Favilli, “Storie della buonanotte per bambine ribelli” va del tutto controcorrente. Le loro principesse non solo sono donne realmente esistite o esistenti, ma sono esempi di forza, di coraggio, di determinazione e di tenacia. Sono donne che sono riuscite a realizzarsi, a raggiungere il tetto del mondo o, comunque, a seguite la propria strada, contando solo ed esclusivamente su sé stesse, sulle proprie risorse.

Attenzione, però: quello di Francesca ed Elena non è un libro di puro e semplice femminismo, in cui la figura della donna viene innalzata in una sorta di (auto)celebrazione fine a sé stessa, è un racconto di generosità, di impegno, dedicato a tutte coloro che hanno sogni da inseguire, da realizzare.

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Del resto, le stesse autrici hanno dovuto faticare – e tanto – per realizzare questo progetto, che, alla faccia dei loro titoli di studio, delle lauree e dei perfezionamenti all’estero, in Italia non riusciva a trovare spazio. Avevano fondato una rivista per iPad, Timbuktu, che voleva “promuovere l’immaginazione come strumento per conoscere il mondo“, ma il loro vero intento era proprio quel libro che racconta di “principesse ribelli”. Così Francesca ed Elena si sono rivolte al crowdfunding, alla raccolta fondi su Kickstarter, guadagnando nel giro di pochissimi mesi l’incredibile somma di un milione di dollari.

Chi sono le 100 donne straordinarie le cui vite sono raccolte nel libro, e i cui volti sono stati ritratti al suo interno da 60 illustratrici eccezionali? C’è Elisabetta I, la “regina vergine”, che ha governato sul regno più potente del suo tempo senza aver mai bisogno di un uomo accanto; c’è Serena Williams, la tennista che ha asfaltato tutti i record, c’è Rita Levi Montalcini e poi c’è Margherita Hack, l’astrofisica. Ci sono astronaute, pittrici e scrittrici, tutte donne che, a loro modo e nella propria arte, hanno contribuito a rendere il mondo migliore, e a far capire alle bambine di tutto il mondo che, per ottenere una cosa, bisogna volerla e lottare a fondo, con tutte se stesse.
E che la storia di ognuna di noi, può scriversi senza bisogno che nessun principe venga a salvarci.

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