Sonata a Kreutzer
Se non fosse sbucato lui, sarebbe stata un altro che avrebbe offerto un pretesto allo scoppio della mia gelosia.
dal libro
Consigliato a
Chi cerca una lettura che scava a fondo nelle passioni umane.
Il nostro voto
Recensione e trama
Sonata a Kreutzer di Lev Tolstoj è un romanzo breve, appartenente all’ultimo periodo dello scrittore russo, che racconta della forza delle passioni umane e di come queste possano rendere ciechi e irrazionali.
La vicenda è ambientata su un treno; un uomo, dopo aver ascoltato una conversazione sull’amore fatta da alcuni sconosciuti, decide di raccontare la propria storia: narra di quando era sposato e di come un giorno ha presentato alla moglie un musicista.
Presto, ha iniziato a sospettare che tra i due ci fosse una relazione, sospetto confermato quando ascolta i due eseguire in perfetta armonia la Sonata a Kreutzer di Beethoven; così, spinto dalla gelosia, uccide la moglie.
Il romanzo scava nell’intimo del suo protagonista, cercando le motivazioni oscure che muovono un uomo a compiere un gesto come l’uxoricidio: e la riposta sta nell’amore, in un amore malato, negato, falso; tra uomo e donna, stando alle parole del protagonista, non ci può essere un vero rapporto.
Tra i due non ci può essere contatto; semplicemente, non si possono capire e non possono condividere sentimenti; l’unica cosa che ci può esser tra uomo e donna è un desiderio solo carnale, che la donna può volgere a suo vantaggio.
Ma il rapporto tra uomo e donna non è il solo a uscirne demolito dalle pagine del romanzo: viene attaccata anche la famiglia e l’istituzione del matrimonio, viste come ipocrite, ingannevoli, frutto di convenzioni false, dove l’uomo vede soffocare il proprio istinto.
E anche la bellezza viene messa sotto accusa, perché vista come un elemento corruttore dell’animo umano: in particolare la bellezza della musica viene attaccata, perché la musica riesce a suggestionare chi l’ascolta; in fondo, il protagonista è vittima di questa suggestione, che lo porterà a travisare il comportamento della moglie, innocente.
Il romanzo ha un ritmo serrato: il lettore ascolta i deliri sorprendentemente lucidi del protagonista, condividendone le emozioni, siano esse l’entusiasmo davanti alla bella moglie o all’agitazione quando la vade vicino al musicista.
Il lettore, trascinato nella follia del protagonista, crede di vedere il tradimento e in questo Tolstoj è davvero abile a mostrarci come le passioni intense possano confonderci; e forse questo evidenzia con chiarezza che il protagonista è sì un carnefice, perché ha macchiato le proprie mani col sangue della moglie, ma è anche vittima della gelosia.
Un libro da leggere tutto di un fiato, non tanto per le idee retrograde sul rapporto uomo-donna, per quanto siano il risultato di un amore vissuto come possessione che può manifestarsi anche oggi (sentiamo spesso parlare di uxoricidi, di amori malati e così via), quanto per il modo in cui l’autore riesce a scavare in un animo umano tormentato.
Dettagli
Informazioni sull'autore
Biografia non disponibile
- Lev Tolstoj
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