Ragazzo italiano
Ferrari le restituisce [all'Italia] corpo e respiro senza indulgenze né compiacimenti, con uno stile cristallino e austero, non di rado crudo, con un timbro di coraggiosa sincerità.
Feltrinelli
Consigliato a
Il libro di Gian Arturo Ferrari è un ottimo salto indietro nel tempo, a un’epoca che nessuno di noi dovrebbe dimenticare.
Il nostro voto
Recensione e trama
La penna esperta di Gian Arturo Ferrari ci accompagna nella vita di un figlio del dopoguerra, quel Ninni cresciuto fra le durezze da prima rivoluzione industriale della provincia lombarda, il tramonto della civiltà rurale emiliana, e l’esplosione di vita della Milano riformista.
In un romanzo di formazione moderno seguiremo Ninni imparare a distinguere le insidie degli affetti, a conoscere con mano il dolore, a incassare le delusioni anche dai legami più vicini. “Addestrato” da ragazzino al piacere della lettura dalla nonna, Ninni scoprirà un continente intero di emozioni ed esperienze, diventando pian piano consapevole di sé, della sua autonomia, fino a ritagliarsi, con la sua curiosità e la voglia di sapere, il suo posto nel mondo.
Ragazzo italiano
Ragazzo italiano è in realtà un escamotage per riflettere la storia di un intero Paese, per far riaffiorare il dolore della povertà, dell’ansia per il futuro, che si respiravano in un tempo che oggi ci sembra troppo lontano per essere reale. Ferrari racconta un’intera generazione, quella dei figli della guerra, rimarcandone gli aspetti positivi, quella voglia di costruirsi un futuro, di tornare a progettare e di sognare, al di là di quella tragedia. La storia di Ninni è, in fondo, la storia di tanti ragazzi italiani.
Dettagli
Informazioni sull'autore
Insegnante universitario, ha intrapreso la strada della scrittura negli anni ’80, diventando direttore dei Libri Mondadori nei primi anni ...
- Gian Arturo Ferrari
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