Questa sera è già domani
Una vicenda di disperazione e coraggio realmente accaduta, ma completamente reinventata, che attraverso il filtro delle misteriose pieghe dell’anima ci riporta a un tragico recente passato.
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Consigliato a
Intenso, doloroso ma assolutamente veritiero, Questa sera è già domani è pensato per chiunque sia pronto a fare una seria riflessione su quanto il passato, che dovrebbe servire da lezione per evitare di ripetere gli stessi errori, non riesca invece mai davvero a scrollarsi dalla mente di ciascuno di noi.
Il nostro voto
Recensione e trama
Nel 1938 32 Paesi si riuniscono per affrontare il problema degli ebrei in fuga da Germania e Austria. Patata bollente che nessuno vuole, a dispetto delle tante belle parole spese per raccontare di integrazione e solidarietà.
Nello stesso l’Italia promulga le vergognose Leggi Razziali, la vera pagina nera della storia del nostro paese.
Tanti, forse persino troppi, sono i punti comuni di quel passato doloroso con la situazione dei migranti oggi, ospiti indesiderati sulla cui pelle si lucra ma che poi rappresentano solo un peso di cui liberarsi. Forse proprio partendo da questo non azzardato paragone la scrittrice Lia Levi, ebrea d’origine, che su di sé ha vissuto il dramma della persecuzione razziale riuscendo a scamparvi solo perché rifugiatasi, con le sorelle, nel collegio romano delle Suore di San Giuseppe di Chambéry, ha preso spunto per costruire la storia avvincente di Questa sera è già domani, romanzo in cui si mescolano dolorosi ricordi personali che riaffiorano più vividi che mai e riflessioni profonde sulla perdita generale di umanità.
Con tensione narrativa ma al tempo stesso dolcezza Lia Levi parla di temi ancora brucianti che raccontano un nostro tragico passato, impossibile da dimenticare.
La sua storia è ambientata a Genova, dove una famiglia ebraica prova a vivere la sua quotidianità negli anni delle leggi razziali, tra un figlio che è un genio mancato, una madre delusa e rancorosa, un padre saggio ma non abbastanza determinato, un nonno bizzarro, zii invadenti, cugini che scompaiono e poi riappaiono. La domanda allora, all’indomani della promulgazione delle leggi della vergogna, è solo una: quanto possono incidere i risvolti personali quando è la storia a sottoporti i suoi inesorabili dilemmi? Si può comunque desiderare di restare nella terra in cui affondano le proprie radici o la salvaguardia della propria vita è troppo importante?
Soprattutto, esisterà davvero un paese disposto all’accoglienza?
In una trama coinvolgente e che invita a pensare si intrecciano i dubbi, le passioni, le debolezze, gli slanci e i tradimenti della vita umana che si muove e continua ostinatamente ad andare avanti anche nel momento del dramma. Questa sera è già domani, tra i finalisti della settantaduesima edizione del Premio Strega, non può non imporre una sincera e sofferta meditazione sul male che è stato fatto, sulle onte di un passato troppo difficile da dimenticare, che dovrebbe però rappresentare monito di cui fare tesoro per non ripetere più i medesimi errori e, invece, sembra inesorabilmente replicarsi, solo con altri personaggi.
Dettagli
Informazioni sull'autore
Sceneggiatrice e giornalista, Lia Levi è autrice sia di romanzi per adulti che per ragazzi; è nata a Pisa da una famiglia piemontese di origine e...
- Lia Levi
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