Quelle belle ragazze

Recensione e trama

 “Molti autori risultano infastiditi dalla domanda ricorrente su come sono nati i loro romanzi – non perché sia una pessima domanda. La verità è che nella maggior parte dei casi è impossibile dare una risposta.”

Nel caso di “Quelle belle ragazze”, però, Karin Slaughter ha impresso in maniera nitida nella mente il momento in cui le è nata l’ispirazione.

“Un giorno mi sono svegliata da un sogno molto vivido, con un’idea precisa, la trama per il mio nuovo libro già ben radicata nella mia testa.”

Così nasce un thriller intenso e mozzafiato, dove, come in molti altri romanzi dell’autrice americana, i crimini del passato si intrecciano irrimediabilmente con quelli del presente, legati da un unico filo conduttore; questo perché, sostiene la Slaughter, ciascuno di noi è il risultato delle esperienze pregresse che più ci hanno segnato, ed è impossibile che gli eventi vissuti in giovinezza non incidano sulla nostra formazione da persone adulte. Ed è proprio quello che accade a Lydia Delgado, costretta suo malgrado ad affrontare i fantasmi di un passato da cui avrebbe desiderato liberarsi.

Lydia, madre single, compagna di un ex detenuto, fatica ad arrivare a fine mese; la sorella Claire, invece, ha sposato il brillante architetto Paul Scott, cambiando radicalmente il proprio tenore di vita. La svolta di quest’ultima verso l’agio e la ricchezza, però, ha allontanato le due sorelle, che non si parlano da oltre venti anni.

Saranno costrette a riallacciare i rapporti quando la scomparsa di una ragazza, giovane e bellissima, sconvolge il paese e le riporta indietro di anni con la memoria, a quando anche la loro sorella maggiore, Julia, è sparita senza lasciare tracce; questo drammatico evento riporta nelle loro vite tutto lo strazio e l’orrore provati da bambine, e, come se non fosse sufficiente, pochi giorni dopo Paul viene ritrovato morto.

Cosa lega l’uccisione di un uomo di mezza età, affermato e benestante, alla scomparsa di un’adolescente avvenuta ben ventiquattro anni prima? Lydia e Claire, accantonati l’astio e la diffidenza iniziali, sceglieranno di unire le forze per portare alla luce segreti sotterrati da troppo tempo, capendo che, probabilmente, quella tragedia che le ha divise anni addietro è la sola cosa che davvero le tenga ancora legate, e finendo con il trovarsi faccia a faccia con una inaspettata, scioccante verità.

La bravura di Karin Slaughter sta soprattutto nell’accuratezza e nella dovizia di particolari con cui costruisce la sua crime story, con uno stile letterario che sembra a tratti quasi filmico rimanendo però pur sempre essenziale, descrivendo un quadro estremamente realistico e al tempo stesso sorprendente, dove i colpi di scena, le scoperte scioccanti e i colpi ad effetto sono all’ordine del giorno, e il ritmo inarrestabile delle indagini e delle ricerche coinvolgono il lettore in un turbinio di emozioni.

Questo thriller psicologico, seguito di “Capelli biondi, occhi azzurri” disponibile online dal 1° marzo, contiene una profonda riflessione sulle perversioni umane, ma anche sulla fiducia che spesso riponiamo nel prossimo, anche quando quest’ultimo è una persona a noi molto vicina, addirittura un familiare. Senza scadere nel paranoico, “Quelle belle ragazze” è comunque in grado di farci pensare “E se succedesse a me?”

Karine Slaughter, autrice da 35 milioni di copie, è nata nel 1971 in Georgia. Tra i suoi lavori si ricordano la serie di “Grant County”, iniziata nel 2001 con “La morte è cieca” e quella di “Will Trent”, cominciata con “L’ombra della verità” nel 2006.