Pomodori verdi fritti (al caffè di Whistle Stop)
Libro splendido. Decisamente su un altro pianeta rispetto alla trasposizione cinematografica che ne è stata tratta. Il film è bello ma non regge il confronto con il libro.
ibs.it
Consigliato a
Chi ama le storie coinvolgenti e appassionanti dove non manca un pizzico di intelligente ironia, capaci però di dipingere un quadro perfetto di società e mentalità ormai dimenticate.
Il nostro voto
Recensione e trama
Diventato un vero e proprio caso letterario, un best seller internazionale, pubblicato per la prima volta nel 1987 in Inghilterra dalla casa editrice Random House, Pomodori verdi fritti ha sicuramente visto accrescere la propria notorietà nel grande pubblico grazie alla trasposizione cinematografica del 1991.
Coniugando uno humour irresistibile, tipicamente anglosassone, con il dipinto vagamente malinconico e nostalgico di una società che non c’è più, nei suoi vizi e nelle sue virtù, l’autrice Fannie Flag riesce a costruire una storia che si dipana, pagina dopo pagina, in una doppia narrazione parallela: da un lato attraverso la signora Weems, nel “Bollettino di Whistle Stop”, e dall’altro nelle rievocazioni dell’anziana signora Threadgoode, aneddoti che ella racconta all’attenta amica Evelyn Couch.
Nello sviluppo della narrazione conosciamo così la coppia formata da Ruth, dolce e riservata, e Idgie, temeraria e intraprendente, le due donne proprietarie dello Whistle Stop, un caffè aperto in una località isolata dell’Alabama, profondo sud degli Stati Uniti. Proprio lì si incontra ogni tipo di umanità, da sognatori stravaganti a banditi poetici, fino alle vittime della Grande Depressione. E proprio lo Whistle Stop, nei ricordi della signora Threadgoode, è l’emblema più evidente di una società, quella degli anni ’30-’40, che ancora fatica ad accettare la popolazione nera al di fuori dell’ottica della servitù. Figuriamoci un amore omosessuale come quello, fortissimo, che lega Ruth e Idgie le quali, trovatesi loro malgrado implicate in un caso di omicidio, riusciranno con grande tenacia e con coraggio a sconfiggere le avversità, dimostrando al mondo, perlomeno al loro piccolo mondo, che la fiducia e la perseveranza siano assolutamente indispensabili per affrontare le difficoltà dell’esistenza.
Nella versione cinematografica del 1991, firmata da Jon Avnet, Fannie Flag ha curato personalmente la sceneggiatura, tuttavia esistono evidenti differenze rispetto al libro: alcuni personaggi, come Artis O. Peavey, per esempio, sono stati tagliati, e anche la storia d’amore fra le due protagoniste non viene messa particolarmente in luce, tanto che nel film appaiono semplicemente come amiche del cuore. Una curiosità? Nelle ultime pagine del libro compare veramente la ricetta dei pomodori verdi fritti.
Il libro è acquistabile su Amazon a questo link.
Fannie Flagg, pseudonimo di Patricia Neal, è nata a Birmingham nel 1944, ed è una scrittrice e attrice statunitense dichiaratamente omosessuale; nei suoi romanzi, non a caso, è possibile trovare vari riferimenti a situazioni, personaggi e relazioni LGBT. Attualmente la scrittrice divide il suo tempo fra la California e il nativo Alabama.
È autrice di numerosi romanzi che hanno avuto tutti un grande successo di pubblico sia negli Stati Uniti che in altri paesi del mondo.
Dettagli
Informazioni sugli autori
Fannie Flagg, pseudonimo di Patricia Neal, è nata a Birmingham nel 1944, ed è una scrittrice e attrice statunitense dichiaratamente omosessuale; ...
Biografia non disponibile
- Fannie Flagg, pseudonimo di Patricia Neal
- Fannie Flagg
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