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Chi ama una lettura intensa, appassionata, coinvolgente, in cui la grande ruota motrice della narrazione è la donna, in tutte le sue sfumature.

Il nostro voto

Recensione e trama

È una storia di resilienza, quella che Catena Fiorello racconta nel suo romanzo più famoso, Picciridda, pubblicato nel 2017 e che ora è diventato un film, in uscita il 5 marzo, diretto da Paolo Licata e presentato al Taormina Film Festival, di cui la stessa autrice ha curato la sceneggiatura.

Picciridda

Picciridda

Il libro di Catena Fiorello che è diventato un film per la regia di Paolo Licata.
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Nella Sicilia degli anni ’60 si muovono le vite di donne diverse in un minuscolo villaggio di pescatori, Leto, lungo la costa tra Messina e Catania. C’è Lucia, lasciata dai genitori costretti a emigrare in Germania in cerca di fortuna e che hanno portato con sé solo il figlio minore; e c’è la nonna paterna dell’undicenne, che per lei resta sempre la sua “picciridda”.

Lucia cresce con la consapevolezza di essere una figlia “della gallina nera”, una di quelli cui la fortuna non ha sorriso, che dovrà vivere tra sacrifici e rinunce. Ma col passare dei mesi, tra feste di paese e pomeriggi in riva al mare, Lucia sarà anche capace di scoprire affetti e persone cui voler bene, come le zitelle Emilia e Nora, la professoressa Aida, o la compagna di classe Rita.

E poi ci sono gli uomini, misteriosi e taciturni, da cui, come vorrebbe nonna, stare a larga, o da scoprire. È proprio uno di loro a nascondere un terribile segreto che potrà mettere a serio rischio la piccola Lucia, la “picciridda”.

Catena Fiorello, per scrivere il suo romanzo, si è ispirata alla sua nonna, che, guarda caso, era sua omonima.

Era nata nel 1895, ma era di una modernità pazzesca – ha raccontato a Vanity Fair– Non le ho mai sentito dire quello non puoi farlo perché sei ‘fimmina’. Era molto stimata, non sapeva nemmeno cosa fosse quel famoso passo indietro. Era vedova di guerra, ha cresciuto i figli da sola, senza nessun aiuto. È sopravvissuta a suo figlio, mio padre, che se n’è andato in un attimo, per un infarto. Ma mi ha sempre dato pace il fatto che sia morto da uomo felice. Non è mai stato frustrato, né ha mai provato invidia. È sempre stato soddisfatto anche di quello che non aveva.

Nella narrativa di Catena le donne sono importanti, da sempre; e questo non può essere un caso, visto l’anticonformismo particolare di quella donna tanto ammirata.

Era una che se ne fregava dell’abbigliamento, dell’eleganza, e io sono come lei. Mia madre, invece, ci tiene. A Roma spesso porto fuori il cane in pigiama, mi metto giusto il cappotto sopra. Non mi preoccupo mai di come possa apparire, e non so se è una qualità. Inoltre, non ho mai accettato e non accetterò mai una frase come ‘una donna questo non lo fa’.

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Dettagli

Prezzo Listino: 16,00
Editore: GIUNTI EDITORE
Collana: A
Data Pubblicazione: 01/01/1970
Pagine: 256
ISBN-10: 8809817168
ISBN-13: 978-8809817166
Lingua Originale: Italiano
Lingua Edizione: Italiano
Titolo Originale: Picciridda

Informazioni sull'autore

  • Catena Fiorello