Per sempre

Recensione e trama

Per sempre, romanzo di Susanna Tamaro, è la storia di un amore impossibile, di un dolore atroce e della conseguente ricerca di un senso per un’esistenza divenuta fredda e solitaria.

Nora non c’è più da quindici anni e da allora Matteo si chiede quale direzione dare alla sua vita: per rielaborare il devastante lutto, ha trovato rifugio in montagna, un luogo dove, immerso nella solitudine e a contatto con la vastità e la meraviglia del creato, porsi delle domande, sul perché della sofferenza, sull’insensatezza del male, sul significato di un amore che pare perduto.

Il romanzo è denso di interrogativi esistenziali, che tutti nella vita ci siamo posti o ci stiamo ponendo: questo crea una vicinanza con il protagonista Matteo, vicinanza che viene resa più forte dalla particolare situazione che lui sta affrontando e dal dolore che deve affrontare.

Non ci si può che affezionare a Matteo e provare compassione per lui, e anche arrabbiarsi nei suoi confronti, quando pare farsi conquistare da quel male che è protagonista di tante sue riflessioni.

La sua storia, poetica e forte, non può che coinvolgere e commuovere, e lanciare un messaggio forte, sul coraggio di accettare il passato e la propria fragilità, sulla forza di perdonare se stessi e solo così aprirsi di nuovo alla vita.

La narrazione è al tempo stesso delicata ed espressiva, perfetta per farci entrare in sintonia con Matteo e le sue vicende.

Un libro da leggere, insomma, per comprendere che l’amore è davvero per sempre, purché si abbia la volontà di renderlo tale, anche quando l’oggetto del nostro amore non c’è più, perché in fondo anche questo può essere un punto di partenza per far diventare questo sentimento più grande e non più esclusivo, per farlo diventare linfa anche per gli altri.