Per dieci minuti

Recensione e trama

Per dieci minuti di Chiara Gamberale è una scommessa, quella che l’autrice, sotto consiglio della sua psicologa, si trova ad affrontare per un mese della sua vita e che in questo piacevole libro ci racconta.

A Chiara, che sta vivendo un momento difficile, uno di quei momenti dove il mondo ti crolla addosso, vuoi perché il tuo matrimonio fallisce, oppure perché perdi il lavoro, ti trasferisci o muore una persona cara, viene lanciata una sfida: ogni giorno, per dieci minuti, fare qualcosa di nuovo.

Nessuna azione eccezionale le viene chiesta, solo di sperimentare quelle che per lei sono delle novità, come cucinare i pancake, ballare l’hip-hop, mettersi uno smalto sgargiante, camminare di spalle per la città, ascoltare i problemi di sua madre; azioni semplici, ma che, poco alla volta, l’aiutano a cambiare sguardo sul mondo che la circonda e a capire che ricominciare è necessario.

Per dieci minuti è un libro semplice e che si fa leggere, che ricorda che nella vita ci sono dei momenti in cui si stenta a riconoscere la realtà che si ha sempre vissuto e anche se stessi: proprio in questi momenti, anche tramite un gioco come quello che fa Chiara, bisogna mettersi nella condizione di afferrare le opportunità che si presentano. Perché il dolore è una condizione in cui ci si richiude su di sé, in cui si continua a pensare a quello che si ha perduto e a volte non ci si rende nemmeno conto di chi ti sta aiutando.

In fondo, anche il dolore è qualcosa che arricchisce, anche se non lo si vorrebbe provare.