Non sarò mai la brava moglie di nessuno
Un libro originale e riuscito, denso e doloroso come l’enigmatico, ultimo biglietto scritto da Evelyn.
bookrepublic.it
Consigliato a
Chi è intrigato dalla storia della sfortunata Evelyn McHale e desidera leggere un romanzo che richiami il gusto e i tempi della pop art, sofisticato e avvincente al tempo stesso.
Il nostro voto
Recensione e trama
È la mattina del primo maggio 1947 quando Evelyn McHale, una giovane e attraente impiegata di 23 anni, raggiunge la terrazza panoramica all’ottantaseiesimo piano dell’Empire State Building, il grattacielo simbolo di New York, e si lancia nel vuoto. Il suo cadavere, miracolosamente e inspiegabilmente, rimane intatto e bellissimo, al punto di attirare l’attenzione di un giovane fotografo sconosciuto e di diventare una delle immagini più celebri e potenti mai pubblicate da LIFE Magazine.
Proprio all’ultimo piano del grattacielo sono stati trovati i suoi oggetti e le sue due lettere di addio, una al fidanzato, e promesso sposo, e una rivolta a chiunque avesse trovato il corpo.
A distanza 71 anni resta tuttora un mistero il motivo che possa aver spinto una giovane impiegata che stava per sposarsi a scegliere la morte, ma una prima indicazione, forse, può essere rinvenuta proprio nelle parole vergate in quei messaggi di addio, in cui Evelyn dice di se stessa
… Non sarei una brava moglie per nessuno…
Lei, che era nata povera, con un’infanzia facile, sesta di sette figli costretti, a causa del lavoro del padre, a spostarsi di città in città, ha visto la madre prima cadere in depressione poi chiedere il divorzio, abbandonando lei e i fratelli, ma si è riscattata crescendo, con la laurea, l’arruolamento nel corpo femminile dell’esercito e il trasferimento a Jefferson, nel Missouri. Poco importa che la carriera militare vada tanto male da spingere Evelyn a bruciare addirittura l’uniforme dopo il congedo.
A New York, dove torna ospite del fratello e della moglie, a Long Island, trova un lavoro come contabile e si fidanza con un ragazzo di nome Barry Rhodes, studente in un college a Easton, in Pennsylvania, un’ora e mezza circa di distanza dalla Grande Mela.
Evelyn va spesso a trovare il fidanzato, lo fa anche il 30 aprile, il giorno prima del suo suicidio. Di lei Barry, dopo la morte, disse
Quando l’ho baciata per salutarla, era felice e normale come qualsiasi ragazza in procinto di sposarsi.
Ma nella testa della giovane, è evidente, c’erano pensieri di tutt’altro tipo; e il desiderio di andarsene, di sparire completamente, era tanto da scrivere questo sul biglietto dedicato a chi l’avrebbe ritrovata cadavere.
Non voglio che nessuno, della mia famiglia o meno, veda alcuna parte di me. Potete distruggere il mio corpo cremandolo? Prego voi e la mia famiglia: non voglio nessun funerale o commemorazione. Il mio fidanzato mi ha chiesto di sposarlo in giugno. Starà molto meglio senza di me. Dite a mio padre che ho preso troppe tendenze da mia madre.
La storia di Evelyn McHale è affascinante e misteriosa, come e forse più di un romanzo. Dopo anni di ricerche e interviste, Nadia Busato ha scritto un libro ispirato a lei partendo proprio dalla fotografia diventata celebre, che ha suggestionato, anche grazie al lavoro di Andy Warhol, la moda e l’arte delle avanguardie pop. Non sarò mai la brava moglie di nessuno uscirà il 22 marzo 2018, edito da SEM, ed è già disponibile su Amazon.
Dettagli
Informazioni sull'autore
Biografia non disponibile
- Nadia Busato
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