Niente di nuovo sul fronte occidentale
Romanzo autobiografico dello scrittore tedesco Erich Maria Remarque, Niente di nuovo sul fronte occidentale racconta la storia di un soldato tedesco durante la Prima Guerra Mondiale. Il libro p...
Consigliato a
Chi ama le testimonianze storiche
Il nostro voto
Recensione e trama
Romanzo autobiografico dello scrittore tedesco Erich Maria Remarque, Niente di nuovo sul fronte occidentale racconta la storia di un soldato tedesco durante la Prima Guerra Mondiale.
Il libro parla di un gruppo di giovani tedeschi che grazie (o a causa) della pressante e spesso ingannevole propaganda del governo, vengono convinti ad arruolarsi e a partire per il fronte; ma ben presto capiranno che la guerra non è facile e veloce come gli era stata descritta, anzi, diventerà ben presto una vera e propria carneficina.
Partiti con l’illusoria idea di vivere solo una bella avventura, si ritrovano impreparati ad affrontare la guerra e quasi tutti non faranno ritorno dalle loro famiglie.
Il romanzo Niente di nuovo sul fronte occidentale è ambientato nelle trincee del fronte occidentale; il momento che descrive è quello in cui l’esercito tedesco invade Lussemburgo e Belgio, per poi puntare alle miniere francesi: inizialmente l’invasione tedesca sembra inarrestabile ma poi i francesi prendono forza e resistono, iniziando così una terribile battaglia di logoramento che si risolve con la vittoria degli alleati.
Il protagonista del romanzo si chiama Paul Braumër, un ragazzo giovane come gli altri che si diletta nella scrittura.
Paul riesce a resistere per quasi per tutto il conflitto, uccidendo però un soldato francese dentro una buca dove si era riparato e questa tragica esperienza lo segnerà per tutta la vita.
Nel momento stesso in cui Paul comprenderà che per essere felice deve vivere la sua vita appieno, morirà sul campo di battaglia.
I soldati francesi lo ritroveranno a testa in giù con un sorriso sulle labbra, quasi volesse dimostrare la sua felicità per essere morto in quel modo.
Remarque ci mette di fronte alla inutile e stupida crudeltà della guerra, dandocene, attraverso le righe che ci regala, una incredibile testimonianza.
Tutto è raccontato in prima persona da un giovane che, assieme ad altri compagni di liceo, è stato convinto da un professore esaltato a presentarsi volontario per la guerra appena scoppiata; quello che ci colpisce di più di questo romanzo sono soprattutto le descrizioni delle condizioni di vita e di terrore nelle trincee, così come le sofferenze dei feriti che, con le limitatissime capacità della medicina di allora, il più delle volte morivano sul campo in maniera atroce.
Malgrado sia stato pubblicato quasi novant’anni fa, il romanzo presenta uno stile narrativo sorprendentemente moderno ed attuale.
Remarque ci trascina e grazie alle sue travolgenti descrizioni ci presenta i suoi compagni, ci fa rivivere gli orrori della guerra e lo fa senza usare mezzi termini, con un linguaggio talvolta crudo, in grado di evocare in noi un piccolo assaggio di quella sofferenza che egli stesso ha vissuto in prima persona.
Ogni pagina di questo libro riesce a strapparci via, almeno per un po’, dal mondo reale, trascinandoci in un’epoca passata il cui dolore però non è stato seppellito insieme a quelle migliaia di vittime.
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Informazioni sull'autore
Biografia non disponibile
- Erich Maria Remarque
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