Nata per te
Cosa resta del padre quando è privato anche di qualcuno che possa raccogliere la sua eredità intellettuale? Dal racconto della vicenda di Alba, tra difficoltà pratiche, momenti di sconforto e molta gioia, affiorano inattese le ragioni di una scelta importante e fortissima.
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Consigliato a
Chiunque voglia commuoversi di fronte a una storia vera di grande umanità, che non può lasciare indifferenti e insegna davvero il vero valore delle cose.
Il nostro voto
Recensione e trama
Alba è nata, ma nessuno la voleva.
Perché Alba, con i suoi grandi occhi e i capelli color del sole, è nata con quello che molti, oggi, considerano un difetto gravissimo: la sindrome di Down.
Non l’ignoranza, non la cattiveria, non il pregiudizio: è l’avere un cromosoma in più la bimba abbandonata, appena venuta al mondo, dalla mamma naturale all’ospedale di Napoli.
Non è compito nostro giudicare le scelte degli altri, quello che ci spetta è solo raccontare. E, in questo caso, raccontiamo di una storia d’amore, fantastica e bellissima. Perché Alba, dopo essere stata rifiutata da ben trenta famiglie, che aspettavano un bambino da adottare, ma evidentemente giudicavano lei “troppo problematica” da affrontare, il suo papà lo trova.
Ed è un papà meraviglioso, che se ne frega del cromosoma in più e di quello che la gente potrà pensare perché tanto, anche lui, ai pregiudizi ci è abituato: si chiama Luca Trapanese, è gay, cattolico praticante, single. E accoglie Alba come se fosse il frutto del suo amore, il prolungamento di se stesso.
Il 29 luglio del 2017 il primo incontro, Luca prende per la prima volta in braccia sua figlia.
Alba è avvolta nel lenzuolo dell’ospedale. Trapanese ha cuffia, mascherina e un camice monouso semitrasparente; sotto è vestito in maniera informale: camicia e pantaloncini al ginocchio.
A descrivere così il primo abbraccio tra padre e figlia è Luca Mercadante, uno che da Luca, l’altro, non potrebbe essere più lontano: ateo, favorevole all’interruzione di gravidanza, convinto che la paternità passi prima per il sangue, poi, semmai, per l’accudimento. Eppure proprio a lui, il suo opposto, Luca Trapanese sceglie di consegnare il racconto della sua vita con la piccola Alba, che oggi è diventato un libro, edito da Einaudi Stile Libero, Nata per Te – Storia di Alba raccontata fra noi.
Non è stato un gesto caritatevole, quello di Luca, e lui ci tiene a chiarirlo: voleva una famiglia, e ha lottato per averla. La prassi per l’affido di Alba, ha spiegato in varie interviste, era partita quando ancora lui faceva coppia con Eduardo, il compagno, e dopo la separazione l’uomo ha voluto andare avanti, fino a realizzare il suo sogno, quello di stringer la piccola Alba fra le braccia, e di poterla considerare sua figlia.
Oggi Alba ha 18 mesi, e Luca ricorda così il loro primo incontro:
Un’emozione enorme. Mi dissero subito di cambiarla e io lo feci, tra l’altro lei era buonissima da piccola. Ora è più vivace, ma comunque non è una piagnona, è allegra. La prima notte insieme l’abbiamo passata da soli, perché ho pensato che dovevo cimentarmi subito nel suo accudimento. Altrimenti avrei cercato sempre l’aiuto di amici e familiari. È andata bene, ma per il primo bagnetto, nella casa di campagna, eravamo un esercito. Tanti amici e ragazzi delle associazioni che la volevano vedere e festeggiare.
Oggi Alba e il suo papà si preparano a vivere un’intera vita insieme, anche se nel libro Luca riserva un pensiero anche alla madre biologica della piccola, alla donna che l’ha rifiutata.
Stanotte ho capito che tra i motivi che mi hanno spinto a raccontare la mia storia c’è stato anche questo: parlarti. Potresti essere dall’altra parte del mondo, ma sappiamo entrambi che saremo per sempre legati. Una delle donne che ho conosciuto in ospedale ha detto, in maniera un po’ spudorata, che vivrai il resto della tua vita chiedendoti se hai fatto la cosa giusta, dimenticando che la tua prima scelta è stata probabilmente quella di portare avanti la gravidanza pur sapendo a cosa andassi incontro. Non è nelle mie facoltà toglierti questo dubbio, ma voglio che tu sappia una cosa: da quest’altra parte del pianeta c’è un uomo che per il resto della sua vita si domanderà se è alla tua altezza. Ci sono io che, per ogni decisione che prenderò, ogni volta che dovrò tirare fuori l’audacia per essere davvero il padre che lei si merita, sarò consapevole che nella gara del coraggio arriverò, non so a che posto, ma certo dopo di te. Alba guarirà molto presto. Ti scriverò ancora.
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Informazioni sull'autore
Biografia non disponibile
- Luca Trapanese
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