Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano

Recensione e trama

Otto racconti che si snodano sullo sfondo di un’Italia degli anni ‘80, quella dell’attentato a Papa Giovanni Paolo II, delle vecchie lire e dell’affare Sindona.

Otto nuove indagini per il Commissario Montalbano: Come vuole la prassi, La stanza n. 2, Il ladro onesto, Morte in mare aperto, La transazione, Doppia indagine, Un’albicocca, Il biglietto rubato, investigazioni che ci riveleranno un commissario pronto all’azione, audace, sicuro di sé e delle sue intuizioni.

Il nostro ingegnoso protagonista si troverà alle prese con indagini di tutti i tipi: dalla speculazione edilizia ai contrasti familiari, ma il rumore di fondo è sempre quello della mafia.

Al commissariato di Vigata, la cittadina immaginaria che Camilleri utilizza come sfondo alle storie di Montalbano e altri romanzi, troviamo la squadra che da sempre accompagna il commissario nelle sue avventure e che abbiamo imparato ad apprezzare racconto dopo racconto: Augello, imperterrito sciupafemmine a caccia di nuove conquiste, la cameriera Adelina, Fazio, con il quale Montalbano ancora fatica ad abbandonare il rapporto gerarchico, e infine assisteremo all’entrata in scena di Catarella.

Il questore di Montelusa (provincia inventata dall’autore) è Burlando, personaggio benevolo e protettivo, affascinato dai modi sregolati di Montalbano, che, in qualche occasione, non si risparmierà l’impresa di coprirgli (volentieri) le spalle.

Pagina dopo pagina impareremo a conoscere un Montalbano che si lascia andare di più ai sentimenti mentre sta vivendo il momento più passionale della sua storia d’amore con la fidanzata Livia, apprezzeremo di più la figura dell’uomo rispetto alla solita del poliziotto.

Tante storie brevi ma gradevoli, complesse, ben strutturate e dense di azione; ognuna racchiude un piccolo romanzo a sé stante incorniciato dalla formidabile arte della parola che Camilleri ci regala, affascinandoci con i suoi dialoghi in dialetto siciliano.

L’autore non si smentisce mai con la sua capacità di raccontare e descrivere anche le realtà più crude, ma non senza quel tocco di ironia che sa farci sempre sorridere; chi conosce la scrittura del famoso autore sa che non servono recensioni per garantire il valore dei suoi romanzi.

Ognuno dei suoi libri è sempre attesissimo dall’infinita schiera dei fan dell’autore, in particolare quelli dedicati al commissario Montalbano, e in questo Morte in mare aperto e Altre indagini del Giovane Montalbano possiamo vedere una sorta di “prequel” di quello che il commissario si sarebbe rivelato nelle storie successive, ovvero un giovane poliziotto un po’ irruento e ancora un poco inesperto, ma di certo non uno sprovveduto, munito di conoscenze e di tutte quelle qualità che lo rendono un essere umano comprensivo ed empatico.

Camilleri, anche se non più giovanissimo, resta uno dei narratori più instancabili e produttivi sul panorama italiano, in grado di sfornare anche quattro o cinque nuovi romanzi all’anno, con tutta l’aria di chi sta facendo la cosa che più lo diverte al mondo.