L'ultima volta che ti ho detto addio

Recensione e trama

L’ultima volta che ti ho detto addio di Cynthia Hand è un romanzo che tocca il cuore; un libro fa vivere una girandola di emozioni, come rabbia, dolore e incredulità, e che con coraggio e realismo parla di un tema molto delicato, quello del suicidio in età adolescenziale.

Il romanzo trae spunto da un’esperienza personale della stessa autrice, che ha dovuto affrontare il suicidio del fratello, un ragazzo di 17 anni.

Protagonista della storia è Lexie Rigs, un genio della matematica per cui tutto ha una spiegazione razionale.

Così quando inizia a percepire in casa segni della presenza del fratello Tyler, da poco scomparso, non riesce a confidarsi con nessuno: non a sua madre, già convinta che Tyler sia ancora con loro, non con le amiche nerd, perché penserebbero che sia ammattita, non con il suo psicanalista, che la riempirebbe di farmaci.

Non le rimane che Sadie, vecchia amica e vicina di casa, che non si scompone di fronte a quell’assurdità, e anzi la aiuta a capire che cosa potrebbe volere Tyler da lei, se davvero si trattasse di lui.

Inizia così per Lexie una sorta di viaggio nelle ultime ore vissute dal fratello, e ogni tassello del mistero che circonda la sua morte trova il suo posto.

Così Lexie capisce che un fantasma non deve per forza essere reale per impedirti di andare avanti. E ora è il momento di farlo.

Un romanzo coraggioso, che sostiene che rompere il silenzio sia l’unica arma per salvare e salvarsi da se stessi.