L’ora del Te

Recensione e trama

Abbiamo iniziato a seguirla quando, sul blog The Rotten Salad, ha cominciato a postare le sue irriverenti e ironiche parodie fotografiche, un modo per prendere bonariamente in giro il mondo delle fashion blogger e delle passerelle. Ma poi abbiamo iniziato ad amarla solo quando si è davvero messa a nudo, mostrandosi per la persona che è. Solo così abbiamo dato un’anima a @larotten e abbiamo conosciuto chi è realmente Valentina Schifilliti. La persona, non il personaggio pubblico. Sui social non ha certo smesso di mostrare la sua verve brillante e divertente ai 102 mila follower affezionati. Ma proprio grazie alla scelta di esporsi in prima persona, senza filtri e senza maschere, insieme alle esperienze maturate sui social in questi mesi, ha potuto concretizzare un piccolo sogno e dare vita al suo primo libro. L’ora del Te. Le (dis)avventure di Alice in Fashionland è il titolo del suo primo romanzo, edito da Giunti.

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La protagonista di L’ora del Te. Le (dis)avventure di Alice in Fashionland è una moderna Alice nel Paese delle Meraviglie: il gatto c’è, il tè pure e c’è persino una Regina di Cuori! Proprio come il personaggio di Carroll anche Alice Mauri viene catapultata in un mondo meraviglioso, che scoprirà a sue spese essere particolarmente insidioso. Si tratta di un mondo fatto di like, follower, passerelle, feste, vacanze pagate, sponsor, scatti fotografici, filtri. Filtri non solo sulle foto, ma anche sulle persone, che perdono ogni contatto con la realtà, perché perennemente concentrate sulla vita online.

Ma come ci finisce Alice a fare la influencer? Quando perde il lavoro, quel “posto fisso” rassicurante in cui tanto sperava, decide di rischiare, giocarsela fino in fondo e inseguire il sogno di sempre: creare abiti, creazioni sartoriali uniche e personalizzate. Ad appoggiarla il fidanzato e le amiche di sempre. Ma in breve tempo quel progetto iniziale si trasforma in qualcos’altro. Il suo profilo Instagram decolla più velocemente del previsto e in un attimo si trova immersa in un mondo nuovo. Affascinante, sì, ma pericoloso: perché il confine tra online e offline si assottiglia fino a farle perdere il contatto con la realtà, il senso vero delle cose e delle persone, facendo sfumare quelle davvero importanti.