Libri che mi hanno rovinato la vita e altri amori malinconici
. Memoir di formazione, breviario di bellezza, spudorato atto di fede verso il potere delle parole, questo libro è un percorso sorprendente e imprevedibile fatto di domande, illuminazioni, segreti, che pungola e lenisce, fa sorridere e commuove. Un viaggio nel quale la vita si manifesta «furiosamente grande»
Amazon
Consigliato a
Chi ama la scrittura di Daria Bignardi apprezzerà il suo viaggio all’interno dell’animo umano e troverà molti punti comuni con lei.
Il nostro voto
Recensione e trama
“Parla del piacere di star male, degli anni attorno al 1980, degli amici e fidanzati tossici che avevo allora, della mia doppia vita, di malinconia.
Parla dei libri, delle poesie, dei film che ancora non so se mi hanno condizionato, esaltato o spiegato qualcosa di me”. così Daria Bignardi, presentandolo su Instagram, parla del suo ultimo libro, Libri che mi hanno rovinato la vita e altri amori malinconici, in uscita l’8 febbraio per Einaudi.
Libri che mi hanno rovinato la vita e altri amori malinconici
La giornalista e conduttrice ancora una volta sa scavare in profondità nell’animo umano, facendo emergere e mettendo a nudo tutte le sue fragilità, rivelandone le contraddizioni e le ambiguità.
Questa volta parte dai libri che l’hanno formata, ma anche che l’hanno fatta soffrire, con la solita scrittura intelligente e lieve al tempo stesso, confessandosi intimamente in un romanzo di formazione “al contrario”, in cui ripercorre tutti i passaggi che l’hanno portata a educarsi e costruirsi come persona adulta.
Dopo aver letto Il demone meschino di Sologub, a tredici anni, presi della polvere dal Piccolo Chimico, uno dei miei giochi preferiti di bambina, la misi dentro un foglietto di carta velina piegato in quattro e me lo infilai nel portafoglio, per giocare alla droga. Mio padre la trovò qualche anno dopo e la fece analizzare. Distratto com’era, assente com’era, anziano com’era – sono nata che aveva quasi cinquant’anni – a suo modo cercava di tenermi d’occhio. Mia madre era così ansiosa che il solo pensiero che potessi cacciarmi nei guai la devastava, perciò lo rimuoveva. Mi proibiva tutto, che è come non proibire niente. Per lei – e quindi anche per me – non c’era scelta: dovevo essere irreprensibile e prudente, se no lei – come minimo – ne sarebbe morta. Diventai l’opposto.
Dettagli
Informazioni sull'autore
Giornalista in attività dagli anni ’80, ha esordito in televisione insieme a Gad Lerner nel 1991 nella trasmissione Milano, Italia, e nel 19...
- Daria Bignardi
Cosa ne pensi?