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Intenso, romantico, umano, Le stanze dell’addio è sicuramente adatto a chi cerca una storia che tocca le corde dell’animo, meno per chi non ha intenzione di commuoversi.

Il nostro voto

Recensione e trama

Io ho ricominciato a lavorare. In altri luoghi scrivo, succhio gamberi, respiro foglie balsamiche, faccio l’amore, ma una parte di me è qui, sempre qui, impigliata a un fil di ferro o ha una paura mai vinta, inchiodata per sempre: il puzzo di brodaglia del carrello del vitto, quello pungente dei disinfettanti, il bip del segnalatore del fine-flebo, la porta che si chiude alle mie spalle quando termina l’ora della vita.

Yari Selvetella ha il dono di descrivere perfettamente come si sente chiunque di noi abbia vissuto l’esperienza di una perdita incolmabile: quasi impigliato, inchiodato a un posto che sente un po’ meno suo, a cui non crede di appartenere più.

Le stanze dell’addio ci racconta del dramma della giovane mamma Giovanna De Angelis, tre figli e molti libri, editor di professione, che si ammala e muore. Ma chi non smette di cercarla nelle stanze dell’ospedale, della casa, della memoria, è il compagno, spinto da quella speranza cieca e irrazionale che vorrebbe solo farti svegliare e credere che sia stato solo un brutto sogno.

C’è solo un ragazzo, coraggioso, che non si sottrae alla fratellanza profonda cui ogni dolore ci chiama, e che gli tende la mano sicura e ferma nel tentativo di riportarlo alla vita che continua, al futuro che comunque ci chiama, all’esistenza che sta per rinascere proprio sul ciglio del burrone.

Attraverso il labirinto al neon degli ospedali, le stanze chiuse del lutto, il filo tracciato da una penna sul foglio bianco Selvetella ci porta nel più umano e normale dei dolori, quello della rinuncia all’amore, dell’addio, della consapevolezza di doversi ricostruire e ri-immaginare. Lo scrittore e giornalista romano spiazza per la capacità descrittiva e per l’empatia con cui subito riesce a immedesimarsi nella sofferenza, e per la capacità di passare dalla cronaca nera e giudiziaria di Roma criminale alla delicatezza di un romanzo che affronta temi tanto difficili quanto naturali, così come è la morte.

Fra i dodici finalisti del premio Strega, Le stanze dell’addio è un capolavoro di umanità, un affresco perfetto dei sentimenti più terreni e comuni, che non hanno paura di emergere da pagine in cui, ognuno di noi, in fondo, sa di essersi ritrovato almeno una volta nella vita.

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Dettagli

Prezzo Listino: 12,75
Editore: Bompiani
Data Pubblicazione: 01/01/2018
Pagine: 190
ISBN-10: 8845295559
ISBN-13: 978-8845295553
Lingua Originale: Italiano
Lingua Edizione: Italiano
Titolo Originale: Le stanze dell'addio

Informazioni sull'autore

  • Yari Selvetella