La vita bugiarda degli adulti
Vediamo la Storia recente come dallo specchietto retrovisore, e intanto, inevitabilmente, ci scopriamo a cercarla, come si insegue un fantasma, nelle movenze d'un personaggio, nei gusti d'un altro, nell'espressione dialettale, o coscienziosamente italiana, di un altro ancora. E finiamo col chiederci, ancora una volta: chi è Elena Ferrante? sapendo che non c'è risposta, se non nella risata adolescente, come d'una ninfa o d'un folletto, che sembra risuonare alla fine di questo strano e bugiardo romanzo.
Repubblica
Consigliato a
Vale la pena leggerlo solo per la maestria della Ferrante nel nasconderne la trama così come riesce ancora, dopo tanti anni, a nascondere la propria identità.
Il nostro voto
Recensione e trama
Sul nuovo libro di Elena Ferrante vige il riserbo più assoluto, tanto che il titolo è stato reso noto solo da qualche giorno, in vista dell’uscita, il prossimo 7 novembre.
A quanto pare la nuova regina della letteratura italiana ama il mistero a tal punto da voler nascondere quanto più possibile del suo nuovo lavoro così come ha fatto a lungo con la propria identità – anche se c’è chi giura che dietro lo pseudonimo si nasconda Anita Raja, traduttrice e moglie dello scrittore Domenico Starnone -; negli ultimi mesi, da quando si è saputo dell’uscita di questo nuovo lavoro letterario, il nono dopo L’amore molesto, I giorni dell’abbandono (entrambi diventati film), La figlia oscura, ma soprattutto la serie de L’amica geniale, le notizie sono uscite davvero centellinate, a tenere i lettori con il fiato sospeso.
Ora che l’attesa è quasi finita, sappiamo che nel libro non ritroveremo Lila e Lenù ma non mancheranno comunque le atmosfere di quella Napoli semplice e verace descritta dalla Ferrante; la storia si svilupperò nel periodo dell’adolescenza di Giovanna (detta Giannina), dai dodici ai sedici anni. Un periodo tumultuoso, in cui la sua vita cambia e le sue certezze si sgretolano.
I suoi genitori, così ammirati e da sempre esempio di amore eterno, si separano confessando un triangolo amoroso che Giannina scoprirà arrivare a lontano, e coinvolgere un’altra famiglia, quella dei loro migliori amici. Il sentimento di smarrimento e rabbia la accomunerà alle figlie di questi ultimi, che lei considera come sorelle.
Ecco un estratto de La vita bugiarda degli adulti:
Due anni prima di andarsene di casa mio padre disse a mia madre che ero molto brutta. La frase fu pronunciata sottovoce, nell’appartamento che, appena sposati, i miei genitori avevano acquistato al Rione Alto, in cima a San Giacomo dei Capri. Tutto – gli spazi di Napoli, la luce blu di un febbraio gelido, quelle parole – è rimasto fermo. Io invece sono scivolata via e continuo a scivolare anche adesso, dentro queste righe che vogliono darmi una storia mentre in effetti non sono niente, niente di mio, niente che sia davvero cominciato o sia davvero arrivato a compimento: solo un garbuglio che nessuno, nemmeno chi in questo momento sta scrivendo, sa se contiene il filo giusto di un racconto o è soltanto un dolore arruffato, senza redenzione.
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Informazioni sull'autore
Biografia non disponibile
- Elena Ferrante
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