La sorella sbagliata

Recensione e trama

Luciana è fuggita da Milano non appena ne ha avuto l’occasione; “colpa” di sua madre, che dava sempre ragione a Giovanna, sua sorella, la figlia preferita, quella col carattere impossibile, che è spastica.

Luciana si è costruita una nuova vita a Bologna, si è tinta i capelli di nero e i suoi amici la chiamano Biancaneve; ma il suo passato torna a chiederle il resto, perché un giorno riceve una telefonata proprio da Milano, che la avvisa che sua madre non c’è più.

La sorella sbagliata

Luciana, fuggita da Milano e dalla sua vita da figlia imperfetta, si ritrova a fare i conti con la sua famiglia, con la perdita della madre e soprattutto con la figlia preferita, Giovanna.

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Fra lo spaesamento, il funerale, Luciana deve affrontare di nuovo una Giovanna arrabbiata che la accusa di non esserci mai stata, ma che poi le chiede di fare un viaggio insieme, verso Stromboli. Per Luciana però quella meta è troppo lontana, così propone di ripiegare su San Benedetto del Tronto.

Ed ecco che, tra vecchi rancori che riaffiorano e nuovi litigi, le sue sorelle intraprendono un viaggio che inevitabilmente cambierà le loro vite, mentre tutta Italia, nel frattempo, si sta interrogando sulla fine che ha fatto Aldo Moro e spera nel suo ritrovamento.

A far loro compagnia ci saranno Briciola, l’inseparabile cagnolina paraplegica di Giovanna, ma anche inattesi compagni di viaggio, come Ivan, giovane stralunato innamorato dell’India che non ha mai visto, e Rossano, che, nonostante sia intrappolato nel corpo di un omaccione, in realtà è Rosy, un affascinante travestito. Tutti e quattro diretti verso l’inevitabile resa dei conti.