La grande fabbrica delle parole
Una favola moderna, poetica e tenera come i dolcissimi disegni che ci propone Un regalo perfetto da fare ad un bambino (di almeno quattro o cinque anni) se volete iniziare ad insegnargli, in man...
Consigliato a
A chi ama le favole moderne
Il nostro voto
Recensione e trama
Una favola moderna, poetica e tenera come i dolcissimi disegni che ci propone
Un regalo perfetto da fare ad un bambino (di almeno quattro o cinque anni) se volete iniziare ad insegnargli, in maniera semplice e divertente, il valore che hanno le parole che si dicono (motivo per cui si rivela essere adatto anche agli adulti che parlano troppo spesso senza dare il giusto peso a ciò che dicono).
Cosa accadrebbe se ogni parola che vorremmo dire o pronunciare costasse troppo?
È quello che succede nel paese della Grande Fabbrica delle parole, fabbrica che ne sforna in tutte le lingue e a tutte le ore del giorno e della notte; per pronunciarle però bisogna mangiarle, inghiottirle, ma prima di tutto comprarle.
E se non puoi comprarle, allora sarai costretto a serbarle solo dentro al cuore.
Quindi in questo paese le persone parlano pochissimo, perché le parole purtroppo non sono alla portata di tutti: alcune parole sono più costose di altre e solo le persone ricche se le possono permettere e ai poveri non resta che frugare nei cassonetti cercando quelle parole che altri hanno gettato, mentre i bambini escono armati di retino per catturare le parole che volano nell’aria.
Tutto questo è una bella ingiustizia per bambini come Philèas, innamorato della piccola Cybelle, alla quale vorrebbe dichiararsi pronunciando un sentito “ti amo” che però non può permettersi; sarà quindi costretto a serbare dentro di sé queste parole speciali, portatrici di un sentimento dolcissimo e puro, e accontentarsi di tre parole a caso, le migliori alla sua portata: ciliegia, polvere, seggiola.
Oscar invece è un bambino ricchissimo che può permettersi di dire a Cybelle che un giorno la sposerà urlando parole a raffica, ma poco sentite.
Chi conquisterà il cuore della dolce bambina dai capelli bruni e il vestito rosso?
E cosa conta davvero nella vita?
Un libro intenso, tenero, emozionante, potente, delicato e sognante, dai testi semplici e brevi che bastano però a creare un’atmosfera dolce e poetica, veicolata anche dalle illustrazioni eseguite benissimo.
Ci troviamo di fronte a poesia pura, stimolante, educativa, sensoriale, con una trama davvero attuale, in un mondo che ha sempre meno voglia di parlare col cuore.
Una storia delicatissima e dolce, ben calibrata, illustrata con sensibilità e ben narrata, come si diceva adatta ai bambini, ma anche agli adulti che hanno dimenticato l’importanza delle parole sincere, quelle che provengono dal cuore.
Dettagli
Informazioni sugli autori
Biografia non disponibile
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- Agnès de Lestrade
- Valeria Docampo
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