Io posso. Due donne sole contro la mafia
Non importa cosa dice la regola, perché tanto 'Io posso'. Le regole valgono solo per gli stupidi. 'Io posso' sottintende sempre: 'E tu no'. Ecco, a noi piace molto questa frase. La gridiamo a gran voce ma con un senso opposto. "Io posso e tu no perché io sono lo Stato e tu no"
Pif e Marco Lillo
Consigliato a
Chi non conosceva l’assurda storia delle sorelle Pilliu può contribuire ad aiutarle acquistando il libro.
Il nostro voto
Recensione e trama
Palermo, zona di fronte al parco de La Favorita, fine anni ’80. Il costruttore Pietro Lo Sicco, che sarà poi arrestato per mafia, bussa alla porta di Maria Rosa e Savina Pilliu, due sorelle che hanno le loro case proprio in quella zona. “Andate via – dice loro – devo costruire il mio palazzo a nove piani”. Lì intorno molti hanno già ceduto, ma loro no, non lo fanno. Decidono di rimanere nelle loro abitazioni, si rivolgono al giudice Paolo Borsellino, che amava ripetere
La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.
Inizia così, per le due sorelle palermitane, un’estenuante battaglia legale che dura da trent’anni, e che non ha avuto l’esito sperato: nel 2010 infatti la Corte d’Appello di Palermo ha stabilito che il palazzo costruito da Lo Sicco nel 1992, arrestato per mafia nel 1998 e condannato con sentenza definitiva nel 2008, doveva essere arretrato di 2,25 metri e quindi abbattuto almeno in parte, per rispettare le distanze con la proprietà di Maria Rosa e Savina, che avrebbe dovuto essere risanata a spese dello Stato. Peccato che tutto ciò non si sia mai verificato: la Lopedil, ormai di proprietà dell0Agenzia dei beni confiscati alla mafia, non ha mai pagato i danni alle sorelle, per un valore che si aggira sui 780 mila euro più interessi, e proprio Maria Rosa e Savina hanno invece dovuto pagare il 3% allo Stato su quel risarcimento negato.
Per questo Pif e Marco Lillo hanno deciso di scrivere questo libro, perché la vicenda abbia, dopo così tanti anni, un epilogo diverso. Con Io posso gli autori cercano di raggiungere la cifra necessaria per pagare quel famoso 3% all’Agenzia delle entrate, di far avere lo status di vittime alle sorelle Pilliu e di ristrutturare le palazzine semidistrutte per concederne l’uso a un’associazione antimafia.
Io posso. Due donne sole contro la mafia
Dettagli
Informazioni sull'autore
Regista, conduttore e scrittore, Pif, all’anagrafe Pierfrancesco Diliberto, esordisce a Le Iene, debuttando poi con una trasmissione tutta su...
- Pif
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