Il piacere
Il piacere è il romanzo più famoso di Gabriele D'Annunzio, che all'epoca della pubblicazione destò parecchio scandalo. D'Annunzio può piacere o non piacere, e nel nostro caso vale la seconda...
Consigliato a
Chi vuole cimentarsi con un classico del Novecento.
Il nostro voto
Recensione e trama
Il piacere è il romanzo più famoso di Gabriele D’Annunzio, che all’epoca della pubblicazione destò parecchio scandalo.
D’Annunzio può piacere o non piacere, e nel nostro caso vale la seconda, ma ci sono certi libri che sono dei classici e riescono a incarnare il sentire di un certo periodo storico e a farne un affresco, mediato dalla sensibilità di un particolare scrittore, e per questo vanno letti.
Il piacere ha come protagonista Andrea Sperelli, un dandy che, in quanto tale, nella vita ad ogni etica o morale antepone il gusto estetico.
Nel romanzo lo seguiamo muoversi per una Roma mondana, tra salotti e duelli, dove è diviso tra un amore sensuale e uno spirituale.
La storia è narrata con uno stile ricco, sfarzoso e ricercato, che indugia in descrizioni molto dettagliate degli ambienti che possono annoiare, ma che sono essenziali per riuscire a cogliere appieno la realtà in cui Andrea Sperelli si muove, una realtà composta dalla bellezza da lui cercata.
Una bellezza che provoca piacere e che è elevata dal protagonista come ragione per esistere, che in nome di questa si lascia andare ad eccessi e ad ambiguità e sfocia così nell’egoismo e nell’immoralità; perché in realtà la bellezza che egli ricerca è effimera, illusoria, e porta a smarrire la propria identità.
Dedicare la propria vita a questo conduce alla fine a un logorio che porta inevitabilmente a perdere anche ciò che di davvero bello c’era nella propria vita; e, alla fine, vivere diventa lasciarsi vivere, un assaporare momenti con il grigiore della nostalgia che preme nel petto e con la sensazione di essere senza un centro.
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Informazioni sull'autore
Biografia non disponibile
- Gabriele D'Annunzio
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