Il mondo che vogliamo
Con questo appello appassionato e convincente motiva le ragioni delle sue battaglie e ci ispira a combattere in difesa dell'ambiente, dei diritti umani, del futuro del pianeta, perché oggi agire non è più una scelta ma una urgente necessità
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Con questo appello appassionato l’autrice motiva le ragioni delle sue battaglie e ispira i lettori a combattere in difesa dell’ambiente, dei diritti umani, del futuro del pianeta, perché oggi agire non è più una scelta ma una urgente necessità. Prima che sia troppo tardi.
Il Libraio
Consigliato a
Chi ha seguito le vicende della capitana della Sea Watch e vuole approfondirne la figura, letta nel libro in un’altra prospettiva.
Il nostro voto
Recensione e trama
È uscito il 4 novembre ma è sicuramente destinato a far discutere Il mondo che vogliamo, libro scritto da Carola Rackete, capitana della Sea Watch 3 che sfidato i divieti delle autorità per portare in salvo i migranti presi a bordo, diventando il simbolo del coraggio, della giustizia e della fedeltà ai propri ideali, ma anche oggetto di scontro diplomatico, politico a livello internazionale.
In queste pagine, con la prefazione dell’attivista e geografa ambientale Hindou Oumarou Ibrahim, si riscopre però anche un’altra Carola, l’attivista con una visione del mondo chiara e una fortissima passione civile, diventata anche un modello per tanti ragazzi e ragazze che scelgono di impegnarsi per avere un mondo migliore.
La storia del nostro pianeta ha raggiunto un punto di svolta: gli ecosistemi vengono distrutti, il sistema climatico sta crollando, e se non proteggiamo i diritti di altri esseri umani, anche i nostri diritti saranno presto in pericolo.
I proventi del libro, edito in Italia da Garzanti, saranno devoluti all’Associazione borderline-europe – Menschenrechte ohne Grenzen e.V. che si batte per i diritti dei profughi e che, con il suo lavoro, contrasta la criminalizzazione di coloro che li aiutano.
Dettagli
Informazioni sull'autore
Biografia non disponibile
- Carola Rackete
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