Il mercante di luce
Io, in fretta, di corsa, nel tempo che ho e che abbiamo, ti voglio passare la bellezza.
dal libro
Noi, Marco, stiamo tentando di cantare un poema in una strofa.
Le parole febbrili che un padre rivolge al figlio, per dirgli - prima che sia troppo tardi - quello che passa e quello che resta di un uomo. E per dirglielo nel modo che sente più suo: viaggiando con lui tra i versi dei lirici e tragici greci, che da sempre illuminano ogni cosa. Perché è lì, in Grecia, che tutto ha avuto inizio.
dal libro
Un romanzo impetuoso e poetico sull'amore per i libri e per la vita.
Consigliato a
Chi ama i romanzi drammatici
Il nostro voto
Recensione e trama
S’intitola Il mercante di luce l’ultimo appassionante romanzo di Roberto Vecchioni, convinto che solo la grandezza della cultura possa illuminare il buio perenne cui è condannata la memoria dell’uomo:
«… La poesia mi porta fuori da me; se io morissi domani con l’Antigone sul petto, non chiederei altro, avrei sentito, avrei avuto tutto.» «Sí, papà, ma io voglio cose, non letteratura.» «Hai ragione. Ma io non sono capace, non sono in grado di darti tutte quelle meravigliose cose che vorresti avere. Sto provando a darti la letteratura come cosa: là dove non puoi avere, cerco di farti sognare. La poesia è un sapore, un odore, una visione… Io, in fretta, di corsa, nel tempo che ho e che abbiamo, ti voglio passare non quel che vedi o credi di vedere, non quel che ami o credi di amare, ma la bellezza di vedere, di amare: non avrò modo, e lo sappiamo, di dirtelo esempio dopo esempio nella tua vita; non ci è concesso, non è possibile. Devo farlo subito, ammassando tutti i languori e i deliri di anni e anni in un attimo che li concentri e te li renda vivi, come vissuti».
Marco ha diciassette anni, sta vivendo gli ultimi giorni della sua giovane vita a causa della progeria, una malattia che accelera vertiginosamente lo scorrere del tempo condannandolo ad una vecchiaia precoce.
Suo padre Stefano è un uomo fuori dagli schemi, imperfetto e pieno di difetti, un professore di letteratura greca che vuole trasmettere al figlio quanto ha di più suo.
Pur con tutti i suoi difetti e la grande disillusione nei confronti della vita, Stefano è deciso a trasmettere a suo figlio, prossimo alla fine, tutto quello che possiede: la conoscenza e la sua cultura infinita.
Marco che è un ragazzo, sveglio e curioso, è pronto a ricevere tutto quello che il padre può dargli, emozionandosi di fronte a tutto ciò che, grazie agli insegnamenti del genitore, scopre ogni volta.
Chi tra i due è allora il Mercante della luce?
All’interrogativo sarà proprio la poesia greca a rispondere, quel misterioso ed affascinante filo che li unisce grazie al quale i due, sospesi tra le liriche di Saffo, di Omero e dei tanti poeti greci, troveranno uno spiraglio per salvarsi: il padre toglierà la paura della morte a Marco, ma contemporaneamente il figlio toglierà la paura della vita a Stefano.
Incentrato sull’amore per i libri e per la vita, Il mercante di luce ruota, in realtà, intorno a un grande ossimoro: un padre frustrato e deluso dalla vita che vuole, e deve, insegnare al figlio morente ad amarla.
Un viaggio appassionato, avvolgente, lirico e tragico attraverso i significati più profondi della vita.
Un’unica traccia che fonde due vite parallele sconvolte da un destino beffardo e inevitabile, che si concluderà nella morte.
Ecco allora emergere temi come il rapporto genitore-figlio, la natura degli affetti, la tensione classica tra amore-morte, accanto allo scorrere di una vita che ci condanna ad eventi inevitabili e già scritti.
Ne emerge la forza dell’amore, e quella tragedia sfiorata che diventa lirica della bellezza, musica del cuore, consapevolezza che il perdono e la gioia di un nuovo giorno abbracciano i ricordi più veri spingendoci a risollevarci da una tragedia sfiorata.
Dettagli
Informazioni sull'autore
Biografia non disponibile
- Roberto Vecchioni
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