Hollow City. Il secondo libro di Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali

Recensione e trama

1940. Sembrano passati anni da quando Jacob Portman, dopo la morte di nonno Abraham, è volato sulla minuscola isola di Cairnholm, al largo delle coste gallesi, per scoprire la verità sugli incubi che popolavano le notti del vecchio.

Ciò che Jacob ha scoperto nell’isola è qualcosa di straordinario, di unico: i superstiti di una stirpe meravigliosa, gli Speciali, rifugiatisi lì per sfuggire alla persecuzione delle persone “normali”, terrorizzate dai loro strabilianti poteri. Miss Peregrine, l’incredibile donna-uccello capace di manomettere il tempo, li ha protetti, ospitandoli nella sua casa, ma adesso lei è ferita e impossibilitata a recuperare le sembianze umane. L’esercito dei ragazzi speciali, e Jacob, dovranno quindi fronteggiare da soli il nemico intenzionato a distruggerli, uscendo dall’eterna immobilità temporale in cui vivono per avventurarsi nel mondo reale.

Dunque chi è Jacob? Un ragazzo normale finito dentro un qualcosa di molto più grande di lui, oppure è anch’egli uno speciale, dotato di poteri  prodigiosi?

Seguito de “La casa per bambini speciali di Miss Peregrine“, diventato anche un film scritto e diretto da Tim Burton, il libro anticipa “La biblioteca delle anime“, l’ultimo componente della trilogia scritta dallo scrittore statunitense Ransom Riggs, ed è stato pubblicato per la prima volta nel 2014.

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