Grandi speranze
Grandi speranze di Charles Dickens è un classico della letteratura inglese, un romanzo di formazione che racconta la storia di Philip, Pip, dall'infanzia all'età adulta. Pip è un bambino des...
Consigliato a
Chi cerca un buon romanzo di formazione.
Il nostro voto
Recensione e trama
Grandi speranze di Charles Dickens è un classico della letteratura inglese, un romanzo di formazione che racconta la storia di Philip, Pip, dall’infanzia all’età adulta.
Pip è un bambino destinato a diventare fabbro, finché entra sotto la protezione di Miss Havisham, una donna eccentrica che è sempre vestita con l’abito da sposa con cui doveva sposarsi, che ha come protetta una ragazza, Estella, da lei educata per far soffrire gli uomini per vendicarsi del fidanzato che la ha abbandonata il giorno delle nozze.
Pip si innamora di Estella si trova a possedere una grande somma di denaro, ereditata da un benefattore di cui non conosce l’identità, finché non scopre essere un forzato che è anche il padre della ragazza, che lui un giorno ha aiutato.
Ma Estellla non ricambia il sentimento; tuttavia le strade dei due sono destinate a incrociarsi di nuovo.
In questo romanzo Dickens racconta la crescita e la maturazione di questo ragazzo, inserendola in un intreccio drammatico dove però non manca un tocco di umorismo e di suspance.
I personaggi descritti, anche quelli minori, sono originali e vividi, grazie alla sapienza con cui lo scrittore li descrive e ne approfondisce la psicologia.
Quest’opera è basata sul tema della precarietà umana, su come i progetti e le speranze personali a volte si infrangano sullo scoglio duro della realtà; ma esiste un appiglio, e si tratta dell’amicizia che sopravvive anche alle tragedie, alle differenze di classe, alla disparità economica, alla lontananza e così via.
Un romanzo dalle atmosfere malinconiche e decadenti, con personaggi elaborati e complessi, che mostra come a volte non tutti i sogni diventino realtà.
Dettagli
Informazioni sull'autore
Biografia non disponibile
- Charles Dickens
Cosa ne pensi?