Gli ospiti paganti
Grandissimo, maestoso romanzo. È così che si scrive!
Stephen King
Gli ospiti paganti conferma il talento superbo della Waters, insuperata testimone letteraria di epoche perdute e vite segrete
The Times
Con Gli ospiti paganti Sarah Waters ha scritto sia una bella storia d'amore, sia un romanzo psicologico cupamente ricco di suspance... il lettore dovrà affrontare un giro sulle montagne russe che lo lascerà letteralmente senza fiato
Washington Post
n intreccio magistrale di crimine, vita domestica e passione romantica
Los Angeles Time
Consigliato a
Le amanti dei romanzi che riescono a compiere viaggi attraverso le sfumature dell’animo umano, delle storie raccontate con sfaccettature diverse, che vanno dal melodramma al romantico, senza disdegnare una punta di “giallo” e di mistero con conseguenti colpi ad effetto.
Il nostro voto
Recensione e trama
Non è sbagliato affermare che il romanzo di Sarah Waters contenga contemporaneamente tre trame: c’è il ritratto decadente e sconvolto di un mondo che deve fare i conti con gli strascichi del dopoguerra e la necessità di ricostruire e ricominciare daccapo, una storia d’amore scabrosa ma raccontata in maniera viscerale e inevitabilmente coinvolgente, e infine la sfumatura “noir” del giallo ottocentesco, con un omicidio efferato, indagini e relativo processo.
1922; in una Londra devastata dalla guerra, Frances vive sola con la madre, dopo la morte di tutti gli uomini di casa, padre e fratelli. Nonostante l’appartenenza al ceto borghese, per tirare avanti dopo la rovina portata dal conflitto mondiale Frances si presta a fare i lavori più umili, dalla cuoca alla sguattera, alla donna delle pulizie, finché non ha un’idea: perché non affittare una parte della casa, divenuta improvvisamente troppo grande per lei e la mamma, a degli inquilini o, come vengono chiamati per usare un termine “politically correct” a degli ospiti paganti?
Gli affittuari sono una giovane coppia, Leonard e Lilian, socialmente inferiori alla famiglia di Frances, ma che adesso hanno l’occasione di respirare l’aria dell’alta borghesia; in particolar modo la moglie ama pavoneggiarsi provando abiti bizzarri e dal gusto esotico, travestirsi da zingara o da giapponese, ed è proprio quando un giorno, passando davanti alla sua porta, Frances la vede indossare uno di quegli strani vestiti che lasciano scoperto buona parte del suo corpo, che avverte qualcosa mutare dentro di sé. Nella ragazza scatta, irrefrenabile, la molla del desiderio che, dopo qualche passo di avvicinamento, esploderà in vera e propria passione omosessuale.
L’idillio amoroso e scandaloso subisce però una traumatica scossa quando Leonard scopre che Lilian, rimasta incinta, ha abortito. L’alterco fra i due sfocerà tragicamente in omicidio, ed è a questo punto del romanzo che si inserisce la sfumatura da crime novel vittoriana, con la descrizione pragmatica delle indagini, del processo, e l’eccezione rappresentata da qualche colpo di scena teso a sorprendere il lettore.
Sarah Waters riesce, con la grande maestria già ammirata in altri suoi lavori, a narrare un tema per l’epoca (ma probabilmente per molti ancora oggi) estremamente complesso e scabroso, senza scadere in un facile dirottamento verso l’erotismo becero e fine a sé stesso, ma imbastendo invece un romanzo molto raffinato, dove la passione amorosa in tutte le sue accezioni, fino alla svolta drammatica, viene raccontata in maniera avvincente. Uno dei meriti maggiori della Waters è indubbiamente quello di riuscire a dare ad un racconto ambientato in un’epoca ormai piuttosto remota una connotazione moderna, riuscendo a sviluppare il tema dell’amore lesbico tra Frances e Lilian con gli occhi e le parole dei suoi contemporanei; eppure, allo stesso tempo mostra un’apprezzabile abilità nel ricostruire dettagliatamente la quotidianità di quegli anni, descrivendo con minuzia di particolari oggetti, abiti, strumenti di lavoro, riuscendo perciò a trasferire in maniera quasi visiva il lettore in quegli ambienti, dandogli quasi l’impressione di poter vivere la scena e toccare con mano ogni singolo oggetto.
L’inaspettata piega “noir” del romanzo lascia comunque ideologicamente spazio all’idea di un finale dove l’amore, di qualunque tipo esso sia, ha la possibilità di trionfare, e ciò che resta al lettore, dell’intera trama, è l’ appassionante affresco di un’epoca i cui personaggi inesorabilmente sono destinati a rimanere impressi nella memoria per la loro autenticità e quel desiderio, vero e palpabile poiché unanimemente condiviso, di felicità che si evince da ogni gesto o dialogo.
Dettagli
Informazioni sull'autore
Sarah Waters, gallese, classe 1966, omosessuale militante, è riuscita in diversi suoi lavori a mettere in scena il tema dell’amore fra donne, ra...
- Sarah Waters
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