Fedeltà

Recensione e trama

Cosa accade all’interno di una coppia quando l’apparente equilibrio viene messo in discussione da un “malinteso”?
Margherita è un’agente immobiliare “con la testa da architetto”. Carlo un professore universitario e copywriter la cui ‘indole della rinuncia” l’ha portato ad abbandonare nel cassetto il sogno di scrivere il suo romanzo.

Quello che accade nelle vite dei protagonisti si intreccia con le esistenze, i pensieri e i sentimenti di altri personaggi. La tecnica di scrittura adottata dall’autore che lui stesso definisce “passaggio d’anima” ricorda molto il piano sequenza utilizzato in ambito cinematografico.

Così accanto alla coppia meneghina scorrono in successione le vite di Andrea, un fisioterapista in lotta con se stesso, Sofia, una studentessa che fatica a fare pace con il passato e Anna, che (ri)conoscendo i tormenti che smuovono la figlia e il genero cerca, con estrema delicatezza, di mantenere saldo il loro rapporto.

Ma cosa succede alla coppia nei 9 anni che passano dalla prima alla seconda parte del romanzo? E soprattutto in cosa consiste questo malinteso?
Carlo è stato sorpreso nei bagni della scuola in una situazione ambigua con una sua studentessa, ma le cose non sono, in realtà, come sembrano. E tutto potrebbe terminare qui.
Il dubbio però si insinua nella mente di Margherita e il pensiero che Carlo l’abbia tradita con la giovane Sofia, innesca in entrambi una serie di turbamenti che li porterà a mettere in discussione loro stessi e la loro idea di fedeltà.

Quante volte tradiamo noi stessi? Che cosa toglie a una relazione il tradimento ? Tradire è sempre irrimediabile? Si può perdonare? Si può non tradire?
Con queste e tante altre domande si troveranno a fare i conti non solo i due protagonisti ma tutti i personaggi che gli graviteranno intorno. E noi lettori insieme a loro.